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ACCORDO CONFARTIGIANATO PIEMONTE E INTESA SANPAOLO

SERVIZI E CONDIZIONI SU MISURA PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO

Torino - Intesa Sanpaolo e Confartigianato Imprese Piemonte hanno siglato un accordo per sostenere le imprese associate attraverso servizi e condizioni economiche volti a favorire un percorso di crescita e di sviluppo del business. Il protocollo sottoscritto da Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte e Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, individua nuovi strumenti non solo finanziari per agevolare i processi di innovazione, di sostenibilità ambientale e di valorizzazione del capitale umano. La partnership prevede nuove linee di credito per le quali Intesa Sanpaolo ha stanziato un plafond di 5 miliardi a livello nazionale. Nell’ambito del programma CresciBusiness gli associati a Confartigianato Piemonte potranno beneficiare della   gratuità del canone di carta Credit, la carta di credito aziendale che permette all’azienda di gestire i pagamenti in maniera flessibile e di dilazionare gratuitamente fino a 2 mesi il pagamento delle spese effettuate con la carta.

L’accordo punta a sensibilizzare le imprese e ad incentivarle nella transizione sostenibile, attraverso linee di finanziamento a medio-lungo termine che prevedono un innovativo meccanismo di premialità sui tassi in base al raggiungimento di determinati obiettivi in ambito ESG (Environmental, Social, Governance). Intesa Sanpaolo offre alle aziende artigiane il sostegno lungo tutto il percorso della digitalizzazione, grazie a finanziamenti ad hoc e a una rete di partner specializzati. Per favorire l’utilizzo dei fondi del PNRR, l’accordo include per i clienti l’accesso gratuito a Incent Now, la piattaforma web frutto della collaborazione con Deloitte, che contiene tutte le informazioni relative alle misure e ai bandi resi pubblici da enti istituzionali nazionali ed europei nell’ambito della pianificazione del PNRR, nonché un’ampia gamma di soluzioni di finanziamento che integrano le agevolazioni pubbliche. Particolare attenzione è poi dedicata alle imprese che affrontano il rincaro dei costi delle materie prime e dell'energia e agli investimenti volti a ridurre la dipendenza energetica, con un’offerta dedicata definita anche in coerenza con quanto già previsto dallo Stato tramite le garanzie pubbliche.

Altre iniziative distintive riguardano infine il sostegno alla nuova imprenditoria e all’imprenditoria femminile; soluzioni di tutela e protezione da un’ampia gamma di rischi sia di impresa che rivolta alle persone (business manifattura, infortuni, cyber protection); valorizzazione del capitale umano attraverso formazione e strumenti di welfare aziendale; noleggio di beni strumentali attraverso Intesa Sanpaolo Rent Foryou, per le aziende che intendono effettuare investimenti senza impegnare capitale, sostenendo esclusivamente il costo del canone.

“Le imprese artigiane stanno attraversando una congiuntura particolarmente negativa - dichiara Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte - l’impennata eccezionale dei prezzi dell’energia, delle altre materie prime oltre alle difficoltà di approvvigionamento oggi aggravate dal conflitto in corso, i crediti incagliati sul fronte edilizia, stanno avendo un impatto fortissimo. Siamo fiduciosi che questo accordo con Intesa Sanpaolo possa aiutare le nostre imprese che stanno investendo sulla competitività e sulla crescita. Ora la priorità è supportare i fabbisogni delle mpi, per accompagnarle nel processo di rafforzamento e sviluppo per garantire loro la continuità operativa in una prospettiva di business”.

“Questo accordo potenzia la capacità di Intesa Sanpaolo di accompagnare la piccola e media impresa del territorio – spiega Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo –. Per accelerare la crescita del sistema produttivo abbiamo messo in campo negli anni numerose iniziative. A cominciare dal programma Sviluppo Filiere, che in Piemonte conta oltre 80 contratti di filiera, con il coinvolgimento di 3.700 fornitori per un giro d’affari di quasi 10 miliardi di euro. Anche grazie alla piattaforma Incent Now, abbiamo accompagnato 300 imprese piemontesi ad aggiudicarsi un bando PNRR. A fine 2022 in Piemonte abbiamo supportato con quasi 540 milioni di euro gli investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi ESG e in circular economy. Inoltre, la Banca ha da poco sottoscritto un protocollo di collaborazione con l’ANCI per promuovere sui territori la diffusione di modelli di produzione e condivisione dell’energia rinnovabile”.

Imprese artigiane: trend e scenari in Piemonte a cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo 

Unioncamere conta quasi 1,3 milioni di imprese artigiane in Italia, che danno lavoro a oltre 2,6 milioni di addetti. Poco più di un quinto delle imprese artigiane sono attive nel manifatturiero, quasi il 40% nella filiera delle costruzioni e la parte restante nei servizi. In Piemonte le imprese artigiane sono oltre 115.000, il 27% del totale. 

Dall’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo su un campione di 130 gestori di aziende retail, emerge che, dopo un 2022 positivo, nel 2023 in Piemonte è attesa una frenata che sta coinvolgendo anche le imprese artigiane. Pesano inflazione e rialzo dei tassi. Ma l’economia si stanno dimostrando più resiliente di quanto atteso. Dall’indagine, le attese sono positive per le imprese artigiane piemontesi specializzate in trasporti e logistica, prodotti alimentari, elettrotecnica e servizi avanzati, sistema casa e sistema persona. Le prospettive sono positive anche per l’artigianato artistico, che potrà beneficiare della ripartenza del turismo: nel 2022 in Piemonte presenze e arrivi hanno superato i livelli del 2019 (rispettivamente +1% e +3%) e i pienoni registrati nei primi mesi del 2023 sono sintomo di un ulteriore rimbalzo. Le imprese delle costruzioni si mantengono fiduciose nonostante il rallentamento atteso per via di una minore generosità degli incentivi e del rialzo dei tassi: i mesi di attività assicurata sono 15 (vs i 4 mesi in Germania). Per quanto riguarda i servizi di mercato, l’ultima rilevazione dell’Istat relativa al primo trimestre 2023 evidenzia un miglioramento della fiducia tra le imprese italiane di questo settore.

Il quadro si mantiene quindi tutto sommato positivo, nonostante la grande incertezza che contraddistingue l’attuale scenario economico e l’ampia varietà di risultati, in funzione del settore di specializzazione e del posizionamento qualitativo delle imprese artigiane. Chi si rivolge alle fasce più ricche della popolazione potrà sperimentare un buon andamento economico-reddituale, così come chi può contribuire ad efficientare la catena logistica, ridurre i consumi energetici domestici e, nell’industria, facilitare il potenziamento della connettività di abitazioni e fabbriche. Maggiori criticità interesseranno le altre imprese. 

Nel 2023 è attesa una frenata degli investimenti, per le imprese artigiane già deboli nel 2022. Il trend va invertito. In prospettiva si dovranno affrontare alcune priorità. Su tutte il digitale, soprattutto per aumentare la connessione con la clientela, sia famiglie che imprese. Occorre poi incrementare gli investimenti nelle rinnovabili per aumentare l’autosufficienza energetica (qui le imprese artigiane sono in ritardo). Infine, per garantire il rinnovamento e il potenziamento delle competenze e favorire un adeguato passaggio generazionale, servono investimenti in capitale umano. Sono questi i temi al centro dell’agenda delle imprese artigiane nei prossimi anni.