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CONFARTIGIANATO PIEMONTE: INDAGINE CONGIUNTURALE 2° TRIMESTRE 2023

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini fa emergere la dinamica più pessimistica nel periodo, calando dal -5,55% al -8,16%. Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte): “Permangono questioni che rappresentano una zavorra per le nostre aziende, come la continua difficoltà di reperimento del personale, le incertezze sull’evoluzione dei prezzi dell’energia e tutte le problematiche legate ai problemi idrici che hanno iniziato a manifestarsi e che peggioreranno a breve con l’arrivo dell’estate”
Giorgio Felici (Confartigianato)

Torino - Le previsioni circa l’andamento occupazionale rimangono stabili rispetto al precedente trimestre, con una leggera flessione verso il basso dal -2,02% al -2,09%. Nonostante una leggera dinamica migliorativa nell’ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo rimane ampiamente negativo e passa da -18,82% a -17,36%. Guardando alle previsioni di produzione totale vi è un’analoga variazione, con il dato che da -5,88% passa a -5,73%. Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini fa invece emergere la dinamica più pessimistica nel periodo, calando dal -5,55% al -8,16%.

Le previsioni di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese passano da 34,96% al 20%; quelle di carnet da uno a tre mesi aumentano dal 41,01% al 43,75%; quelle di carnet superiore ai tre mesi diminuiscono dal 24,03% al 22,05%. Le proiezioni di investimenti per ampliamenti calano dal 10,23% all’8,51%; quelle per sostituzioni diminuiscono dal 16,36% al 13,37%; infine, gli intervistati che non hanno programmato investimenti aumentano notevolmente, passando dal 73,41% al 78,13%. Per quanto riguarda le previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni, il miglioramento nella proiezione è quasi nullo, con il saldo che passa dal -30,93% al -30,91%. Infine, le stime di regolarità negli incassi aumentano leggermente dal 68,07% al 68,58%, le previsioni di ritardi negli incassi diminuiscono dal 31,09% al 31,08%, mentre le previsioni di anticipi negli incassi permangono vicine allo 0% del campione, passando dallo 0,84% allo 0,35%.

“Il secondo bimestre dell’anno – commenta Giorgio Felici (foto), presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – ha registrato valori che, seppur negativi, mostrano un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se consideriamo infatti che solo un anno fa era esplosa una crisi energetica con pochi precedenti nella storia recente, questa prima parte del 2023 deve ora rappresentare un punto di partenza per riuscire a capitalizzare i grandi sacrifici e sforzi messi in campo nel passato più recente”.

“Dopo anni in cui gli sforzi delle imprese sono stati orientati a combattere e resistere alla catastrofica situazione generata dalla pandemia prima e dal caro energia poi – continua Felici – finalmente si inizia a pensare a misure più di lungo periodo e non contingenti, come giustamente sottolineato dai rappresentanti del nostro sistema alla presentazione del Documento di Economia e Finanza in sede di Audizione presso le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato. Certo, su tutto continua ad essere prioritario un impegno profuso per accrescere la fiducia di imprese e famiglie, sostenendo gli investimenti delle imprese e accelerando il processo di innovazione e snellimento della burocrazia italiana”.

“Permangono ovviamente delle questioni che rappresentano una zavorra per le nostre aziende, come la continua difficoltà di reperimento del personale, le incertezze sull’evoluzione dei prezzi dell’energia e tutte le problematiche legate ai problemi idrici che hanno iniziato a manifestarsi e che peggioreranno a breve con l’arrivo dell’estate. Pertanto – conclude Felici – è necessario intervenire con fermezza sulle problematiche che stanno rallentando l’attuazione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, perché la continua posticipazione degli interventi abbassa significativamente l’impatto del Piano nell’immediato e nel prossimo futuro. Confartigianato Imprese Piemonte continuerà a lavorare quotidianamente per far sì che le istanze delle nostre imprese non rimangano inascoltate”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la seconda indagine trimestrale 2023 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.