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Il Piemonte è sempre più internazionale

L'assessore regionale Massimo Giordano

Torino - Il Piemonte è tra i territori più internazionalizzati d’Italia e nei primi nove mesi del 2011 l’export è aumentato del 13,6% grazie anche alla maggiore attrattività esercitata dai quattro Atenei sugli studenti stranieri e alla più elevata incidenza degli stranieri sul totale della popolazione residente. Il nono Rapporto realizzato da Unioncamere e Regione, presentato il 20 dicembre a Torino, registra che tra gennaio e settembre di quest’anno il valore delle esportazioni piemontesi di merci ha raggiunto i 28,4 miliardi di euro e che l’incremento del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2010 è in linea con la media nazionale (+13,5%). La crescita tendenziale del periodo gennaio-marzo 2011 (+16,8%) ha lasciato il passo ad aumenti progressivamente più contenuti nei due trimestri successivi (rispettivamente +13% e +11,3%).

“I segnali - ha dichiarato Massimo Giordano (nella foto), assessore regionale allo Sviluppo economico - sono abbastanza confortanti. Significa che il nostro sistema delle imprese è solido e capace di emergere sui mercati grazie alle proprie eccellenze. Per questo abbiamo lavorato fin dall’inizio della nostra esperienza di governo per creare un modello di supporto che andasse in favore della massima competitività possibile. Con i diversi piani adottati e con le misure messe a punto abbiamo inserito elementi importanti per l’internazionalizzazione. Con l’inizio del 2012 saremo pronti con una serie di misure specifiche, dai connotati innovativi e con risorse adeguate”.

“I dati - ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere - ci mostrano una regione che, nonostante i colpi inferti dalla crisi, sa ancora porsi come protagonista nello scenario mondiale, sostenuto dalla forte propensione delle sue imprese al commercio internazionale. Internazionalizzarsi non significa solo esportare all’estero, ma anche attrarre capitali e investimenti, stipulare accordi con partner stranieri, attirare giovani talenti da oltre confine, puntare su un’offerta turistica di grande appeal”.