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Una nuova legge per il commercio

Torino - Esonero dall’applicazione della direttiva “Bolkestein” per il commercio ambulante e mantenimento a dieci anni automaticamente rinnovabili della durata delle licenze sono i punti basilari del disegno di legge “Disposizioni urgenti in materia di commercio” approvato il 21 luglio dal Consiglio regionale. Fra le misure più significative figura anche l’aumento degli oneri di urbanizzazione a carico della grande distribuzione, con l’utilizzo di queste maggiori entrate per rivitalizzare e riqualificare il commercio già esistente ed in particolare i piccoli negozi di vicinato. Gli oneri aggiuntivi verranno reinvestiti per far fronte alle ripercussioni negative prodotte sul tessuto economico circostante dagli insediamenti di grandi dimensioni mediante la creazione di un apposito fondo regionale, destinato al sostegno del commercio nei centri urbani e nei Comuni soggetti, per le mutate condizioni del mercato, ad una “desertificazione” commerciale. Recepito anche il blocco delle autorizzazione per i grandi centri commerciali superiori ai 4.500 metri quadrati fino all’approvazione della nuova delibera relativa agli indirizzi generali per l’insediamento delle attività del commercio. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente Roberto Cota: "Si tratta di un altro punto del programma elettorale che viene realizzato, mantenendo quanto promesso. Vorrei inoltre ringraziare maggioranza ed opposizione, perché la legge è stata approvata all’unanimità con grande spirito di collaborazione: si tratta di un segnale positivo". Stesso sentimento per l’assessore regionale al Commercio, William Casoni (foto). “Ho onorato l’impegno che avevo preso con gli ambulanti, che potranno ora dedicarsi con più serenità al loro lavoro. L’esclusione dell’ambulantato dalle norme della direttiva Bolkestein, principio che ho fatto recepire anche alla conferenza delle Regioni a Roma, completa l’azione in favore del commercio ambulante. Non ci saranno minacce per i mercati piemontesi da parte dei grandi gruppi commerciali. Altro grande risultato è il concreto aiuto al commercio di prossimità: grazie alle maggiori entrate degli oneri imposti per la grande distribuzione sarà creato un fondo per il piccolo commercio. Anche questa è una promessa mantenuta: arginare i grandi insediamenti commerciali in favore del commercio di prossimità e contro la desertificazione pei piccoli centri. Questa nuova legge apre una nuova fase per il commercio in Piemonte: è il primo passo di un cammino che intendo proseguire con determinazione per il sostegno e la crescita del comparto”.