Share |

FUTURO E LIBERTA’ AD ARONA CON I GAZEBO “LISTE PULITE”

Arona - Continua la campagna “Liste Pulite” di Futuro e Libertà. Sabato 16 giugno il gazebo per la raccolta delle firme ha fatto tappa ad Arona per promuovere le due petizioni intitolate “Fuori i Corrotti dalla Politica” e “Fuori i Corrotti dalla Pubblica Amministrazione”. “L’iniziativa – dichiara il coordinatore provinciale Vito Mannino – ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini verso  un tema che ha risvolti non solo etici ma anche e soprattutto economici, posto che , come rilevato dalla Corte dei Conti, su 800 miliardi di spesa pubblica la corruzione incide per circa 60miliardi, 15 in più della manovra “Salva Italia” del Governo Monti, che, per mettere in sicurezza i conti dello Stato, ha chiesto agli italiani pesanti sacrifici. Una delle principali cause del discredito che ha colpito la politica italiana – continua Mannino – è l’opacità dei partiti politici e dei criteri di selezione dei loro rappresentanti istituzionali. Al di là delle responsabilità penali individuali, che tocca alla magistratura accertare nel rispetto della presunzione d'innocenza e di ogni altra garanzia processuale, ai partiti spetta il compito di selezionare le proprie classi dirigenti con trasparenza e rigore, sulla base di requisiti di onestà, onorabilità, in sospettabilità e merito. Gli episodi di corruzione che si verificano nel perimetro delle istituzioni italiane, destano particolare allarme e preoccupazione e, allontanando i cittadini dalla politica e dalla classe dirigente, creano un pericoloso vuoto democratico. In Parlamento sono state già depositate diverse proposte di legge ai sensi dell'art. 49 della Costituzione per la riforma e la regolamentazione dei partiti, al fine di introdurvi, con il loro riconoscimento giuridico, norme cogenti di democrazia e legalità.  Nelle more di una sollecita approvazione di tali norme, è necessario che i partiti diano subito una chiara prova di rinnovamento e legalità. Per questi motivi auspichiamo che tutti i partiti si impegnino subito, con apposite ed inderogabili norme statutarie, a non candidare nelle loro liste e a non indicare per la nomina ad incarichi pubblici quanti siano stati condannati, anche in via non definitiva, per reati quali l’associazione per delinquere, anche di stampo mafioso, peculato, malversazione, concussione, corruzione, turbativa degli appalti , rapina, estorsione, usura e traffico illecito di rifiuti. Si chiede inoltre di prevedere in ogni caso di condanna per i reati predetti, con una apposita modifica del codice penale, la sanzione accessoria dell'interdizione perpetua dagli uffici pubblici”.