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Per un’Italia giusta: parola d’ordine legalità

Arona - «La legalità genera lavoro vero, stabilità e benessere. Altro che tappo allo sviluppo. Non possiamo accettare che in Italia un ex presidente del Consiglio possa sostenere che le tangenti ci saranno sempre; dobbiamo riscoprire i valori della nostra costituzione e applicare la cultura della legalità nel nostro quotidiano». Davide Mattiello, candidato alla Camera nella circoscrizione Piemonte 1 per il Partito Democratico, ha così spiegato il bisogno di «togliere ossigeno al malaffare e alla corruzione» per ridare dignità e valore alla politica. Parole importanti e impegni precisi ribaditi durante l’incontro di ieri sera organizzato dai Democratici ad Arona: «Legalità: il coraggio di dire no per una politica contro le mafie». Una tematica di stretta attualità, tanto più per un territorio che in queste ore è protagonista su tutti i media nazionali alla luce delle indagini in corso, a Novara e Torino, che ipotizzano un sistema di corruzione allarmante. «In passato ci eravamo più volte opposti a quello che per anni è stato definito orgogliosamente “Modello Novara”; oggi questo modello è finito, nella sua struttura e nei suoi protagonisti». Robero Leggero, candidato alla Camera e responsabile provinciale sul contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata, ha invitato a cambiare pagina costruendo un nuovo rapporto tra politica, istituzioni e cittadinanza: «Noi candidati Democratici abbiamo convintamene aderito all’iniziativa “Riparte il futuro”. Siamo per la completa trasparenza e ci impegniamo per rendere veramente punibile la brutta prassi del voto in cambio di favori». Anche Elena Ferrara, candidata al Senato e segretaria provinciale del Pd, ha sottolineato la centralità del tema: «Siamo dispiaciuti - continua  - che il nostro territorio sia accostato a tali fatti. Lavoreremo per far sì che Novara sia riferibile alla nostra idea di Italia giusta». Il candidato Fabrizio Barini, consigliere provinciale dei Democratici, ha ricordato che «solo grazie alle nostre pressioni, molte associazioni hanno potuto assistere alle conferenze dei servizi della Provincia di Novara, su temi importanti in materia ambientale e territoriale», ha spiegato. «Lotteremo affinché questa buona prassi possa diventare norma».

All’incontro presso il Municipio di Arona è quindi seguito un lungo dibattito con i cittadini. Molti gli appelli raccolti: dalla funzione di recupero dell’individuo del sistema carcerario moderno, alla scuola e alla sicurezza degli studenti, fino al contrasto al populismo che produce stereotipi e distanza tra politica sana e società civile.