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In 955 hanno votato per dire No ai pozzi di petrolio a Carpignano Sesia. La parola a Locarni e Barini

Carpignano Sesia - Queste le dichiarazioni di Gian Carlo Locarni, capogruppo della Lega Nord in Provincia, e di Fabrizio Barini, leader degli EcoDem novaresi, componente ambientalista del Pd e consigliere provinciale a Palazzo Natta.

"Nella giornata di domenica 22 luglio - racconta Locarni - si è svolta a Carpignano Sesia la consultazione popolare sulla tematica della ricerca di idrocarburi sul territorio comunale, anche se la consultazione non ha valore vincolante per l'amministrazione, vi è stata una buona affluenza: 1.034 votanti, dei quali 955 hanno espresso parere negativo alla ricerca di idrocarburi e soltanto 69 si sono espressi in modo positivo. Oltre al mero risultato della consultazione, da tutto questo si evidenzia un chiaro segnale di sfiducia nei confronti del sindaco e di tutta l'amministrazione comunale, che fin dall'inizio era favorevole alla ricerca di idrocarburi. 955 cittadini carpignanesi con questo voto sfiduciano l'operato dell'aministrazione, che nonostante la convocazione della consultazione in un periodo prettamente vacanziero e che quindi poteva scoraggiare l'affluenza, hanno risposto alla chiamata, per ribadire l'addove vi è un grande progetto impattante sul territorio, si dovrebbe attuare una condivisione ampia e preventiva. Se da parte del sindaco e dell'amministrazione, vi fosse una piccola ma significativa presenza di onestà intellettuale, alla luce del risultato le loro dimissioni dovrebbero divenire il percorso naturale, naturalmente non essendo noi dei sognatori, crediamo piuttosto ad un tentativo di riposizionamento intellettuale sull'intera vicenda, ma è importante sottolineare che i cittadini hanno ben chiaro l'iter che ha portato tutto questo. Per concludere vorrei sottolineare il grande lavoro di sensibilizzazzione che tutti coloro che opponenedosi alla ricerca di idrocarburi, hanno fatto una battaglia basata su di un'informazione reale e corretta, senza demagogie di sorta. Il comitato DNT (Difesa del Nostro Territorio) in parallelo con i partiti che hanno osteggiato sin dal primo momento questo iter autorizzativo, vedi la Lega Nord ma anche altri, hanno si effettuato un percorso parallelo ma per arrivare ad un'obbiettivo comune: la difesa della gente e del proprio territorio!".

«I cittadini si sono espressi inequivocabilmente. Regione, Provincia e Comune non possono fare finta di nulla». Questo il commento di Fabrizio Barini coordinatore provinciale degli Ecologisti Democratici al risultato della consultazione popolare sul pozzo esplorativo di Carpignano Sesia che ha visto una larghissima vittoria della posizione contraria alla realizzazione del progetto. Il risultato era scontato. «Ciò che ha stupito - continua Barini – è stata l’alta partecipazione al voto nonostante fattori stagionali, che ha dato piena legittimazione al risultato. Non si tratta più della protesta di un comitato ma di un indirizzo civico manifestato attraverso un meccanismo democratico». La politica ad ogni livello prenda atto del messaggio che arriva dei cittadini ovvero la difesa della bellezza della propria terra, la salvaguardia della salute e del patrimonio ambientale rispetto agli interessi economici di una multinazionale e a compensazioni di carattere economico sulla cui entità nessuno è ancora riuscito a fare chiarezza. «Il primo soggetto a doversi fare portavoce di questo messaggio – conclude Barini - è il presidente della Provincia. In qualità di rappresentante di area vasta ha la possibilità, in sede di conferenza dei servizi, di dare maggiore forza alla voce dei cittadini di Carpignano e di tutte le amministrazioni confinanti che si sono dichiarate contrarie al progetto». 

La più' importante fonte di energia del nostro Paese non è il petrolio ma l’efficienza nei consumi. Secondo un rapporto del dipartimento di ingegneria del Politecnico di Milano il potenziale teorico derivante dall’adozione di soluzioni di efficentamento energetico in Italia, da oggi sino al 2016, è pari a 44 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Circa 4 volte le riserve potenziali del Pozzo di Carpignano che sarebbero sfruttare in 30 anni.