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Daniele Galli (FLI): Il Governo accetta limiti ai doni e codice di comportamento, ma si poteva fare molto di più

L'on. Daniele Galli (Fli)

Borgomanero - “Il Governo stesso si prende un impegno serio nel gestire la normativa che ho chiesto, e cioè la legge sui doni, e mi meraviglio che non siano state prese in considerazione le proposte di legge presentate sull'argomento nella formulazione di questo provvedimento. Inoltre, mi meraviglio anche che non sia stata considerata tutta la normativa sulle lobby contenuta in diverse proposte di legge nell'ambito della Camera, perché ciò avrebbe consentito di fare un magnifico testo unico, invece, come sempre, proseguiamo a pezzi”.  Così commenta Daniele Galli, deputato novarese di Futuro e Libertà al  Governo che accetta il suo ordine del giorno, nella votazione delle norme contro la corruzione nella pubblica amministrazione.  L’ordine del giorno riassume i contenuti di una proposta di legge presentata  per la prima volta nel 2002 e riproposta quest’anno dall’On Galli, che continua: “La concessione di favori, favoritismi, fino alla censurabile corruzione, sono tristemente ricorrenti, e tale situazione, provata e condannata penalmente in alcuni casi, ma in altri anche solo sospettata e resa di pubblico dominio, ha certamente contribuito in larga parte a nutrire quel generale e diffuso senso di sfiducia che i cittadini provano nei confronti della politica e delle istituzioni: la necessità di adottare norme di comportamento chiare e vincolanti appare oggi più che mai impellente anche nel nostro Paese. Accettando il mio o.d.g. il Governo si impegna  ad intervenire, anche con proprio decreto e considerando le proposte di legge attualmente presentate in materia, per predisporre la necessaria normativa in materia di prescrizioni, anche minuziose, sul valore e sulla tipologia di beni o di altre utilità che i tutti i soggetti e funzionari pubblici, nonché titolari di cariche politiche, di alte cariche amministrative, magistrati e docenti universitari possono o non possono accettare sotto forma di regalo, nonché in materia di codice deontologico di comportamento”.