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PD NOVARESE SULLA CAVA A GRIGNASCO: DICIAMOCI LA VERITA'

Grignasco - "Il giorno 13 gennaio a Grignasco - ci scrivono dalla sezione provinciale del Pd - presso la sede di largo Ferrari 1 si è riunito il Coordinamento del Circolo di Grignasco del Partito Democratico alla presenza di Roberto Leggero, componente la Segreteria Provinciale con l'incarico di Responsabile per il Contrasto alla Criminalità Organizzata e le Mafie, che ha esposto ai presenti la situazione provinciale delle cave, avendo partecipato alla presentazione del Piano Cave svoltasi a Romentino lunedì 10 gennaio e nella sua qualità di membro del direttivo dell’Associazione La Torre-Mattarella il cui scopo è quello di monitorare la situazione della Provincia per tutto ciò che attiene alla presenza delle organizzazioni criminali e gli abusi territoriali. Leggero ha inoltre aggiornato i  membri del Coordinamento sulla posizione dell’Amministrazione Provinciale circa il progetto della Cava del Colombino che sarà oggetto di un incontro specifico tra una delegazione dell’Associazione La Torre-Mattarella e l’Assessore provinciale Nava da svolgersi in settimana. Dopo prolungata e approfondita discussione, in merito alla vicenda Cava del Colombino, il Circolo ha unanimemente deliberato la seguente risoluzione. Il circolo del Pd di Grignasco, considerato il progetto di fattibilità relativo al sito Cava del Colombino, presentato dalla ditta Ital Argille (impresa con 36.000 euro di capitale sociale versato con tre soli soci e due dipendenti, come da recente visura camerale) al Parco del Monte Fenera,  progetto nel quale si  prevede, nell'arco di un decennio, l'estrazione di 1.450.000 metri cubi di materiale e un impegno di spesa per i proponenti allo stato attuale pari a quasi 1.000.000 di euro; denunzia come sia evidente che il vero motivo dell'interessamento al sito sia quello di riattivare, in modo surrettizio, la Cava, aggirando le più severe normative in materia di scavo e ripristino ambientale, non già quello di una valorizzazione turistica del luogo, obiettivo invece ostentatamente annunciato come primario, ma che non giustifica in termini economici,  né per il proponente né per il Comune, l’impegno di spesa; rileva inoltre come non esistano problemi di sicurezza del sito sul quale insiste la Cava del Colombino, considerata la conformazione delle rocce e come confermato anche dal parere di esperti e geologi, smentendo così la necessità di intervenire asportando 1.450.000 metri cubi di materiale come premessa alla valorizzazione turistica del sito; esprime la più viva preoccupazione per il fatto che l'Amministrazione comunale di Grignasco non si renda conto di tali evidenti fatti, accreditando acriticamente l'opinione di Ital Argille e trascurando così l'apertura di una discussione franca sul problema con una più attenta, approfondita e seria valutazione di tutte le implicazioni conseguenti, di ordine naturalistico, ambientale, logistico, nonché le rilevanti implicazioni sulla viabilità nella zona, dal momento che si immetterebbe, sia su quel tratto critico di strada Provinciale, sia nel collegamento verso la  frazione Ara, provenendo dalla Cava del Colombino, un automezzo pesante ogni dieci  minuti (in base alla tempistica e i volumi di scavo indicati dalla stessa ditta proponente); rieva infine l'assoluta impossibilità, con le norme attualmente in vigore, per il territorio ricompreso nel Parco del Monte Fenera, di aprire nuove cave o di  riattivare quelle dismesse; invita la Segreteria del PD grignaschese, in stretto collegamento con la Segreteria Provinciale del Partito Democratico, coinvolgendo, ove possibile, tutte le Associazioni che hanno come scopo la difesa dell’ambiente e del territorio in sede locale, provinciale e nazionale, ad intraprendere ogni iniziativa utile a rappresentare nelle sedi opportune la vicenda, a farla conoscere in tutti i suoi aspetti ai cittadini interessati e agli organi competenti preposti al controllo, nonché a garantire un attento monitoraggio della sua evoluzione, nell'interesse della trasparenza amministrativa e della verità dei fatti e della salvaguardia economica e ambientale del territorio, nonché nell’interesse della intera Comunità grignaschese e della stessa Amministrazione Comunale onde evitare una correità politica ed amministrativa del Governo locale in soluzioni non chiare, pasticciate e foriere di sviluppi  negativi  per il  nostro Comune".