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STRAGI DI CRISTIANI IN NIGERIA: POLITICAL CORRECT ALL'ITALIANA,INDIGNAZIONE SU STRAGI DISTANTI, COMPLICI SULLA STRISCIANTE ISLAMIZZAZIONE DI CASA NOSTRA

Borgomanero - Scrive l'on. Daniele Galli (Fli): "I colleghi Lupi, Frattini, e Veltroni, con il Ministro tecnico Riccardi, dalla sicurezza delle pagine del Corsera; dopo più di un anno dall’esplosione dei primi massacri; dopo che anche Torino e piazza del Duomo a Milano si riempirono, l’altr’anno, del pianto dei cristiani d’Egitto in Italia per gli amici e i parenti fatti a pezzi dai musulmani - manifestazione a cui non vidi nessuno di loro partecipare, nemmeno per portare fredde condoglianze istituzionali; ora riescono a percepire il grido che arriva dall’Africa e dal mondo infernale in cui comanda il dio crudele del fondamentalismo islamico. Prima che il boato di Chiese esplose e di esseri umani mutilati e uccisi si levasse così tristemente in sordina sulle nostre coscienze, all’inizio ci fu il burka alle donne, l’infibulazione, la sharia, le lapidazioni per apostasia, la pena di morte, le predicazioni contro tutto ciò che non è suddito del volere di Allah; e questi orrori non sono bastati e non basteranno a placare la follia di questi nazislamici. Dalla schiavitù di una parte del proprio stesso popolo all’eliminazione fisica di tutti coloro che sono diversi – cristiani, ebrei, buddisti, atei – il passo è incredibilmente breve. Prima di candidarsi a porta vessillo di una mobilitazione di opinione pubblica che chieda all’Europa e al mondo di intervenire contro questo orrore, si prenda atto che è necessario intervenire anche qui, nella civile Italia dell’accoglienza, dove si può organizzare una manifestazione pro infibulazione ( Albenga, 15 giugno, per fortuna proibita all’ultimo ), dove magistrati legittimano il burka come diritto religioso, dove vengono uccise ragazze che rifiutano di essere vendute per matrimonio,, dove periodicamente qualche associazione musulmana chiede la poligamia, dove nessuno controlla ciò che si “insegna” nelle moschee. Intervenire perché vi sia libera religione, nel rispetto della Legge. Basta con i giudici e gli intellettuali che giustificano tutto nel nome del rispetto per la diversità di culto, e cittadinanza solo a chi dimostra di condividere e rispettare le nostre leggi. Ricordando che il capo gruppo di Forza Italia, nel 2002, definì come “intervento indebito” la proposta di legge per vietare il burka, nel silenzio di Lupi".