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Tinivella su Rotonda Meda e piste ciclabili

Il sindaco di Borgomanero, Anna Tinivella

Borgomanero - L’illuminazione della rotatoria in zona Meda, deve essere al più presto riattivata. Il sindaco di Borgomanero Anna Tinivella, dopo le numerose segnalazioni giunte a Palazzo Tornielli, in merito all’assenza di illuminazione serale e notturna della rotatoria di via Novara, ha scritto al presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani, Ente responsabile della viabilità sulla strada che collega Novara al lago d’Orta. Il primo cittadino nel documento sottolinea che "tale situazione influisce sulla sicurezza della viabilità extraurbana di alto flusso di traffico in una arteria viaria caratterizzata dal transito di mezzi pesanti ed autoarticolati" pur condividendo la necessità di riduzione dei consumi energetici "imposta – si legge ancora nella lettera – dall’attuale situazione in cui versano gli Enti pubblici". Il sindaco, prevedendo anche una eventuale riduzione dei flussi luminosi chiede di "riattivare l’impianto di illuminazione pubblica del nodo viario, per garantire un livello di sicurezza stradale minimo e condivisibile con i cittadini".

Ritorna di attualità il tema delle piste ciclabili definite “contromano” cioè in senso contrario a quello attuale di marcia. La vicenda è stata sollevata dal capogruppo del Pd con una lettera al sindaco Tinivella, all’assessore alla Viabilità Bossi e al comandante della Polizia Locale Tettoni. Nella missiva si chiede esplicitamente la "realizzazione di piste ciclabile a corsie riservate sulla strade a senso unico" citando l’esempio del “ponte della Valera” che collega via Zanetti a via Scuole nei pressi dell’oratorio. La risposta del Comandante la Polizia Locale, Ettore Tettoni non si è fatta attendere. Il dirigente puntualizza anche, con una serie di passaggi, il perché la questione non è fattibile  "le piste ciclabili – afferma evidenziando il D.M. n° 557 del 30.11.1999 – devono avere una larghezza standard di un metro e mezzo per senso di marcia" quindi  "questi spazi non si possono reperire sulle strade a senso unico pure percorribili dalle biciclette, data l’esigua larghezza delle carreggiate che devono mantenere una corsia minima di 2,75 metri per il transito dei veicoli". Si entra così nella questione “Valera”  "la larghezza della carreggiata rende impossibile sottrarre spazio per una pista ciclabile nei due sensi di marcia" l’unica soluzione diventa quindi "attraversare il ponte come pedoni utilizzando il marciapiede e accompagnando la bicicletta a mano". A tutto ciò si aggiunge anche il parere espresso dal Ministero dei Trasporti che si dice favorevole alla “circolazione dei velocipedi nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico” ma a condizione che i Comuni autorizzino la circolazione delle bici nei due sensi di marcia; che il tutto avvenga su strade larghe almeno 4,25 metri, in aree a traffico limitato e con il limite di 30 chilometri orari e, soprattutto in assenza di traffico pesante. Il sindaco Anna Tinivella si è detta “interessata” e "visto il parere ministeriale, stiamo effettuando le valutazioni tecniche relative alla possibile attuazione, in considerazione della conformità e condizione delle vie del centro storico".