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ACCORPAMENTO TRIBUNALI, NASTRI: NOVARA SVANTAGGIATA, DA RIVEDERE L’ORGANICO DEI MAGISTRATI

l'on. Gaetano Nastri (Pdl)

Novara - L’organico dei tribunali piemontesi, dopo gli accorpamenti, deve tenere conto dell’effettivo carico giudiziario: è questa la richiesta che l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, avanza al ministro della Giustizia Paola Severino, con un’interrogazione depositata a Montecitorio. L’on. Nastri condivide “la necessità di adeguare le dimensioni dei tribunali e conseguentemente degli uffici del pubblico ministero, a una serie di variate situazioni sociali, strutturali e criminali, sebbene alcune disposizioni introdotte siano discutibili. Il recente decreto dispone, nell’ambito della ridefinizione della geografia giudiziaria, la nuova determinazione delle piante organiche delle procure e dei tribunali. Questo potrebbe portare a delle situazioni singolari e anomale, che occorre in qualche modo correggere”.

Infatti, il deputato Pdl richiama la situazione di Alessandria, la cui dotazione organica dei magistrati della procura, secondo quanto prevede lo schema di decreto, passerà da 8 a 14 magistrati, 3 dei quali provenienti a seguito dell’accorpamento delle sedi di Tortona, Acqui Terme e Casale Monferrato.

“Considerato il numero di procedimenti penali iscritti nell’anno 2009-2010 per tutte e quattro le sedi, pari a 9.405, a fronte dei 6.745 della procura di Novara, si avrà che con una percentuale di procedimenti superiore del 50 %, il numero di magistrati sarà superiore dell’80 % di quelli in servizio a Novara”.

Il raffronto con la procura di Cuneo risulta ancora più svantaggioso per Novara, se si considera che il numero di magistrati complessivo risulta di 12 unità, con 7.653 iscrizioni di notizie di reato, determinando un disequilibrio: per circa mille affari iscritti e trattati in più, saranno previsti 4 magistrati in più rispetto a Novara.

“Occorre un’analisi più approfondita da parte del ministero – aggiunge Nastri - per evitare disarmonie e squilibri, come questi esempi dimostrano, le cui conseguenze rischiano di determinare pesanti e negative ripercussioni per alcuni uffici giudiziari, che non avendo avuto sedi sub provinciali da accorpare, saranno evidentemente penalizzati”.