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ALCUNE PRECISAZIONI DEL CONSIGLIERE MAURO GIGANTINO (FDI)

Mauro Gigantino

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Mauro Gigantino, consigliere comunale (Fratelli d'Italia): "In merito a quanto apparso sull’articolo di un giornale locale dal titolo: “Ricordando Giulia: quando è il silenzio a fare più rumore” e nel quale il cronista fa riferimento al fatto che due dei consiglieri di FdI - nella fattispecie il sottoscritto ed il Capogruppo - non abbiano aderito al “minuto di rumore” in memoria di Giulia Cecchettin, posso affermare che ognuno ha il proprio modo di manifestare il cordoglio ed, al contempo, onorare una vittima e, nella fattispecie, per il sottoscritto, tutto ciò si esprime in maniera nobile e degna con il minuto di silenzio. Per quanto concerne la dichiarazione esternata dal capogruppo del PD, il quale afferma che “una parte della destra (non tutta per fortuna) ha difficoltà a considerare la gravità di questo triste fenomeno, un fenomeno di cui vergognarsi”, posso dire che colui che, da un gesto o da un non gesto, riesce a trarre delle conclusioni istantanee sulla sensibilità interiore dell’autore del medesimo dimostra di essere poco introspettivo e parimenti, molto superficiale. Ricordo all’esponente del PD le mozioni e gli ordini del giorno presentati dallo scrivente in Consiglio Comunale di condanna alle violenze sulle donne in Afghanistan e di condanna all’assassinio di Mahsa Amini in Iran, approvate all’unanimità e che egli stesso ha votato. Ricordo inoltre anche la mozione di condanna alla violenza sugli operatori sanitari, presentata sempre dal sottoscritto, in occasione dell’uccisione della dottoressa Barbara Capovani a Pisa, approvata all’unanimità anche con il voto di Fonzo. Sono un medico e come tale condanno ogni forma di violenza, di qualsiasi natura, soprattutto quella perpetrata ai danni delle donne, delle persone fragili o dei minori. Non mi vergogno, come uomo, del fenomeno della violenza sulle donne, ma cerco di combatterlo con tutte le armi a mia disposizione, in primis con la diffusione della cultura, in seconda battuta con il rispetto, valore quest’ultimo non appannaggio di chiunque e non esercitato, nella fattispecie in questione, dal capogruppo del PD. Considero le dichiarazioni di Fonzo un meschino tentativo di gettare fango su delle persone per il puro scopo strumentale di recuperare consenso per il suo Partito: un’enorme caduta di stile".