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ALL’ISTITUTO MOSSOTTI IL PRIMO ESEMPIO DI TELERISCALDAMENTO A NOVARA

Fossati, Sozzani e Mariani

Novara - Azzeramento delle emissioni di zolfo, responsabile delle piogge acide, abbattimento di oltre il 50% delle polveri sottili e risparmio per garantire acqua calda e riscaldamento grazie al passaggio dal gasolio al metano: sono questi i primi risultati comunicati dalla Provincia dopo la sostituzione della centrale termica a gasolio con 3 caldaie a metano di ultima generazione; a servizio degli Istituti Nervi, Omar (distaccamento) e Mossotti. “Abbiamo sostituito una trentina di impianti dislocati su tutto il territorio provinciale. Le nuove tecnologie - ha spiegato il Presidente della Provincia, Diego Sozzani – garantiscono il rispetto del protocollo di Kyoto, conferiscono sicurezza agli studenti e, soprattutto, consentono di recuperare la spesa in appena due anni”. Se l’intervento complessivo è costato circa un milione di euro, il risparmio annuo sulla bolletta è stimato per circa 500 mila euro.

Un investimento che, nell’ambito della politica scolastica, si somma ai 2 milioni di euro ottenuti dallo Stato per interventi di Edilizia. “Oggi – ha commentato l’assessore competente, Anna Maria Mariani – cominciano i lavori per il recupero della facciata dell’Istituto Mossotti, a completamento dell’intervento operato lo scorso anno, rispettando tempi e budget”. Un intervento più che mai necessario a fronte dei 45 anni trascorsi dagli ultimi lavori di messa in sicurezza.

Numerosi i lavori eseguiti dall’amministrazione provinciale nella prima metà del suo mandato, uno per tutti quello realizzato a Lesa per l’Istituto tecnico Agrario Cavallini. “Parco e ingresso principale erano inagibili – ha ricordato Mariani – mentre nella scuola si verificavano infiltrazioni ogni volta che pioveva. Abbiamo dato un tetto nuovo ad alunni e insegnanti, mentre cittadini e genitori possono fruire in tutta libertà del parco, senza limiti all’accesso”.

La dirigente scolastica del Mossotti, Rossella Fossati, ha ringraziato la Provincia per l’impegno mantenuto nei confronti della scuola e delle famiglie. “Sono 800 le persone – ha evidenziato Fossati – che ogni giorno frequentano l’Istituto e, andando avanti di questo passo, rischiavamo che qualche materiale cadesse dalla vecchia facciata dell’edificio”.

Ammodernamenti e messa in sicurezza, con particolare attenzione all’impatto ambientale. “I lavori nel complesso scolastico di viale Curtatone  - ha concluso Sozzani – sono già in linea con la politica del Comune di Novara in materia ambientale. Non solo, l’impianto del Mossotti, dopo tante ipotesi accantonate in questi anni, è il primo, vero, esempio di teleriscaldamento a Novara”. Proprio perché in grado di gestire con una sola centrale tutto il comprensorio che circonda l’Istituto superiore.