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ANCHE LA PROVINCIA DI NOVARA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PRESIDENTI DELLE PROVINCE

Novara - Anche la Provincia di Novara ha partecipato, nella giornata dell'11 maggio a Roma, all'assemblea dei presidenti delle Province indetta dall’Unione Province d’Italia. Queste le parole del presidente, Federico Binatti: "Costruire la nuova Provincia. Dalle riforme necessarie ai modelli da condividere" è stato il tema dell'incontro, che ha coinvolto le 76 Province aderenti al progetto "Province&Comuni": l'obiettivo degli Enti è quello di costruire modelli efficienti, fare rete e accrescere le competenze e i servizi delle strutture, svolgendo attività di supporto che consentano, di fatto, di esprimere la propria potenzialità e raggiungere livelli di governance di alta professionalità sulla base delle competenze all'interno dei propri territori, semplificando l'aspetto amministrativo e favorendo in modo diretto lo sviluppo locale. Particolarmente importante è stato l'annuncio da parte del Ministro degli Interni Luciana Lamorgese in sede assembleare: Il Disegno di Legge di riforma del Tuel per risolvere alcune delle criticità più gravi aperte dalla Legge 56/14 (legge Delrio) è stato trasmesso al Consiglio dei Ministri dove sarà presto discusso per essere poi approvato e iniziare successivamente l'iter parlamentare, restituendo in questo modo piena dignità e operatività alle Province. Il Disegno di legge prevede l'ampliamento delle funzioni fondamentali, tra le quali rientrano quelle relative all'adozione del Piano strategico triennale, la gestione e l'organizzazione dei servizi pubblici di ambito provinciali, la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico e sociale, la pianificazione territoriale di Protezione civile, la tutela e la valorizzazione dell'ambiente, reintroducendo anche la Giunta provinciale, allineando i mandati di Consiglio e Presidenza a cinque anni e restituendo, in questo modo, forza e sviluppo ai territori.

L'assemblea ha chiesto al Governo di procedere speditamente con l’approvazione del DDL Delega, lasciando al Parlamento la possibilità di intervenire a correggere o implementare il testo e ha formalizzato tutte le richieste emerse nel corso dei lavori in un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i Presidenti delle Province italiane, che sarà votato da tutti i Consigli Provinciali per essere inviato, con la firma dei 76 Presidenti e dei 900 Consiglieri provinciali in rappresentanza di oltre 5.500 Comuni e più di 32 milioni e 500.000 cittadini, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, al Presidente del Consiglio Mario Draghi e a tutto il Governo.