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Anche l'on. Mancuso al presidio animalista a Roma

L'on. Gianni Mancuso (Pdl)

Novara - L’Onorevole Medico Veterinario Gianni Mancuso ha partecipato al presidio organizzato a Roma, in piazza del Pantheon, dalle Associazioni Animaliste (ENPA, LAV, OIPA, LNDC, LEIDAA, OCCUPY GREEN HILL). Il presidio intendeva portare l’attenzione dei media sulla Legge Comunitaria in discussione in questi giorni al Senato in seconda lettura. 

“Questa iniziativa trova la mia piena approvazione –ha commentato Mancuso – l’articolo 14 della Legge Comunitaria era stato modificato, nella prima lettura alla camera, grazie all’iniziativa di alcuni Deputati, appartenenti a diversi gruppi parlamentari, con una spiccata sensibilità animalista. E voglio cogliere l’occasione per spogliare il concetto di “animalista” da pregiudizi e sentimentalisti: possedere sensibilità animaliste, senza fanatismi, significa avere rispetto per degli esseri viventi senzienti e per il loro ruolo complementare al nostro. Il testo modificato alla Camera – continua l’Onorevole Veterinario – instaurava una seria formazione restrittiva sulle pratiche di vivisezione nel nostro paese e alla ricerca di alternative ad essa nel rispetto del principio delle 3R: Raffinamento, con cui si intende il miglioramento delle tecniche sperimentali, compiute pur sempre su animali, in modo da ridurre la loro sofferenza; in alcuni casi, si cerca di usare animali filogeneticamente meno evoluti; Riduzione, ovvero riduzione del numero di animali usati, o l'aumento di informazioni ottenute con lo stesso numero di animali, e Rimpiazzamento si intende la sostituzione dell'animale con l'utilizzo di metodi alternativi. Ma soprattutto la norma, vietando l’allevamento di primati, cani e gatti destinati alla sperimentazione su tutto il territorio nazionale, decideva la chiusura della famigerata azienda Green Hill, che, a Brescia, alleva cani e gatti al solo scopo di venderli a laboratori per la sperimentazione”.

Oltre a Mancuso e Viola, entrambi Deputati, ma anche professionisti Medico Veterinari, alla questione si sono appassionati l’ex Ministro Brambilla e gli Onorevoli Ceccacci , Repetti, Mannucci, Catanoso e Giammanco . “Ogni giorno nel nostro paese vengono uccisi migliaia di animali per test inutili e ripetitivi; perché sprecare tante vite, ancorché animali, quando anche i dati della letteratura scientifica confermano ampiamente l’esistenza di valide alternative? Nel testo uscito dalla prima lettura alla Camera – conclude Mancuso - non si pretendeva di eliminare la sperimentazione animale, ma di regolamentarla e razionalizzarla, riducendo al minimo essenziale l’utilizzo di esseri viventi senzienti. L’uso e l’abuso di cavie in un paese civile come il nostro non trova spiegazione, come non può trovare giustificazione la scandalosa insistenza di una realtà come quella di Green Hill sul nostro territorio”.