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Andretta e Gagliardi (FdI): Ballarè non svendere Casa della Porta

Daniele Andretta (Fratelli d'Italia)

Novara - E’ un conto facile facile che ognuno di noi sarebbe in grado di fare: se oggi vendo a un milione di euro (e non è neppure assicurato che si riesca a portare a casa tutti questi soldi) quello che ho pagato più di quattro milioni, mi porto a casa una perdita secca di tre, dicasi tre milioni di euro, su un bene acquistato con i soldi dei cittadini novaresi. Una operazione insensata e dannosa che la Giunta Ballarè deve fermare subito, all’istante”. Commentano così i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Daniele Andretta (nella foto) e Pietro Gagliardi, dopo l’avvenuta pubblicazione del bando di vendita dei prestigiosi immobili di proprietà del Comune di Novara siti in pieno centro storico.

“Non vogliamo credere che Ballarè e la sua Giunta Comunale si siano rassegnati a svendere in questo modo illogico le unità abitative e le autorimesse dell’edificio storico di Casa della Porta, - proseguono Andretta e Gagliardi - se anche i tempi di crisi del settore edilizio portassero a rendere quelle basi d’asta in linea con i prezzi di mercato (e sembrerebbe davvero incredibile)  fermiamo subito lo scempio, non vendiamo e rinviamo tutto a tempi migliori. Evitiamo una perdita secca di tre milioni di euro di denaro pubblico su un controverso “investimento” che fece il Comune di Novara 15 anni fa. Procedere in questo modo potrebbe essere poi ulteriormente pericoloso: se dovessero andare deserti i bandi di vendita, quale prezzo base verrebbe imposto dal Comune per una trattativa privata? Inferiore o superiore a quello attuale? Procedere con l’offerta segreta non metterebbe tutti a rischio di portare a casa una cifra oltremodo inferiore? Vediamo rischi concreti che nemmeno il milione di euro previsto oggi si possa portare a casa con certezza. Perpetrare una vendita in questi termini porterebbe a far crollare il valore di tutte le altre proprietà immobiliari dei Novaresi, già martoriate da due anni a questa parte. Insomma rimarrebbe un pericoloso precedente a danno di tutti. Che Ballarè annulli subito in autotutela  il bando di vendita e riflettiamo di nuovo sulla destinazione degli immobili. Una cosa è vendere, cosa diametralmente opposta è svendere. Andare avanti in questi termini non è da amministratori ma da liquidatori terminali, non bisogna vendere a qualunque costo” seguitano nel ragionamento i consiglieri di Fratelli d’Italia.

Che Casa della Porta rimanga dunque di proprietà comunale e diventi beneficio dei novaresi, un simbolo contro la crisi – concludono Daniele Andretta e Pietro Gagliardi -  potrebbe diventare la sede ideale per un distaccamento più centrale del Comando dei Vigili Urbani a vantaggio della sicurezza in Città, o un Ufficio promozionale di accoglienza turistica e culturale, o ancora uno spazio a favore delle associazioni di utilità sociale, di volontariato o sportive, cronicamente rimaste senza spazi utili. Insomma abbandonare l’idea scellerata di bruciare tre milioni di euro del Patrimonio del Comune, per investire finalmente nella città e nei novaresi”.