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Ballarè: Medicina fiore all’occhiello di Novara, ora servono conferme sulla città della Salute

Il sindaco di Novara, Andrea Ballarè

Novara - «Alla nostra facoltà di medicina sta nascendo una nuova classe medica di eccellenza assoluta. Ne sono soddisfatto come cittadino prima ancora che come sindaco». Commenta così il sindaco Andrea Ballarè le notizie sull’ottimo risultato ottenuto dagli studenti del sesto anno della facoltà di medicina dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” nel “progress test” che ha messo a confronto il loro livello di preparazione con quello degli studenti di altri 47 atenei. «Questo primo posto – dice il sindaco – è davvero una bella notizia, che conferma l’altissimo rating della università novarese su tutti i fronti nei quali è impegnata. Una notizia positiva – aggiunge il sindaco – che richiama però una responsabilità della classe politica e amministrativa. Perché questo altissimo livello qualitativo potrà dispiegarsi pienamente solo dotandosi di strutture efficienti e all’altezza della situazione».

Il tema è quello della Città della Salute, che per l’amministrazione comunale resta l’orizzonte fondamentale per trainare lo sviluppo del settore della ricerca medica. «Nel mio intervento a “Insieme per decidere” (la grande assemblea pubblica di discussione delle scelte strategiche e di bilancio della città tenutasi lo scorso 31 marzo) ho citato quale esempio la città di Pittsburgh. Una città della Pennsylvania, che di recente è stata classificata come il miglior luogo dove vivere negli USA. È stata la capitale dell’acciaio, ma poi ha vissuto la deindustrializzazione e una vera e propria esperienza di “rottamazione urbana”. Ora questa è la città dei 35 college e università delle microtecnologie, della bioingegneria, hub ospedaliero, leader nel settore trapianti, che dà lavoro a 50 mila persone con un giro d’affari di 5,6 miliardi di euro. Noi desideriamo per Novara un futuro che assomigli a quello di Pittsburgh. E per questo vogliamo che i laureati dell’Università del Piemonte Orientale possano specializzarsi e avviarsi alla professione nel contesto della Città della salute. Abbiamo preso atto nelle scorse settimane dei buoni propositi della Regione Piemonte che, per bocca del governatore Cota, ha dato ampie rassicurazioni sull’avvio dei lavori entro i primi mesi del 2013. Ci auguriamo che i propositi si tramutino al più presto in fatti, e che i nostri giovani medici, i più bravi d’Italia, non siamo costretti a studiare e a specializzarsi in una sede vetusta (quella di Palazzo Bellini) e a vivere nell’incertezza sulle loro prospettive professionali. Voglio infine ribadire – conclude Ballarè – che il ruolo dell’università nel suo complesso, nelle sue diverse facoltà, è per noi strategico. Tutte le facoltà sono eccellenze che abbiamo e di cui dobbiamo essere orgogliosi, ma anche consapevoli che possono essere ulteriore motore di sviluppo. Su questa linea stiamo lavorando, anche per ottenere una ulteriore crescita del nostro ateneo. Va in questa direzione la prospettiva della costituzione del polo giuridico – economico, con l’apertura anche a Novara dei corsi della facoltà di giurisprudenza. Un progetto in cui crediamo e che vogliamo realizzare».