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Censura Bibbiano: Pd e Fdi ai ferri corti...

Novara - "Il Pd non conosce vergogna. Ieri nel corso della seduta del Consiglio provinciale è accaduta una cosa inaudita e cioè che Youtube, una società privata, ha deciso di silenziare l'account del Consiglio impedendo così a tutti di poter vedere le riunioni. E questo perchè il nostro capogruppo Ivan De Grandis ha citato Bibbiano. Invece dal Partito democratico fanno spallucce, accusando addirittura Fratelli d'Italia di 'eccedere forse per un bisogno spasmodico di visibilità'. La verità è che il Pd è democratico soltanto quando gli conviene, non muovendo un dito contro quello che è un gravissimo atto illiberale, antidemocratico che viola i principi della nostra Costituzione. Fratelli d'Italia continua a rivendicare il proprio diritto a denunciare quanto sta accadendo contro un Pd che preferisce spegnere la democrazia pur di non far parlare di Bibbiano". Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia e vicecoordinatore vicario di FdI in Piemonte, Gaetano Nastri. Anche il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Provinciale Ivan De Grandis replica a stretto giro agli esponenti del Pd: “Gli esponenti del Pd non perdono occasione per dimostrarsi “democratici a intermittenza” - commenta De Grandis -  sempre con due pesi e due misure. Del resto cosa possiamo aspettarci da chi denigrava e attaccava ferocemente la manifestazione ordinata e in piena sicurezza del 2 giugno e poi si dimentica costantemente di condannare gli assembramenti delle manifestazioni di tutti quei mondi di sinistra e a loro collegati? Sono così accecati dalla propria demagogia da non accorgersi che l’interruzione dello streaming ha impedito anche a loro di esercitare un diritto costituzionale. Lo reputo un bavaglio bello e buono alla libertà di esprimere un libero pensiero, che si condivida o meno. Le loro affermazioni sono decisamente discutibili e antidemocratiche! Concordano con il fatto che si censuri il libero dibattito democratico, in particolare su una legge che riguarda i minori oscurando un intervento che su un tema tanto importante prende in considerazione i fatti di Bibbiano che sono di una gravità inaudita. In pratica YouTube non vuole che si parli di Bibbiano e il Pd concorda, e viceversa” conclude De Grandis.

"La vicenda che si è svolta ieri in Consiglio provinciale - afferma il gruppo la Provincia in Comune (Milù Allegra, Marco Uboldi e Matteo Besozzi - ha quanto meno profili paradossali : il tema trattato relativo al disegno di legge regionale “allontanamento zero” proposto dalla  minoranza,  aveva come obiettivo quello di far ritirare dall’agenda regionale, un provvedimento con forti tratti di incostituzionalità  e con un’impostazione desueta. Ma come spesso accade, qualcuno vuole eccedere forse per un bisogno spasmodico di visibilità e scivola su un tema che YouTube reputa ‘sensibile’. Ora si vuole trasformare un meccanismo tecnico e di protezione in un caso politico. Fino a quando Milù Allegra ha presentato la mozione, nessun problema ma il successivo intervento ha fatto scattare le protezioni. Oggi si grida alla censura e se ne vuole fare un caso nazionale, un’esagerazione che riteniamo abbia radici ben lontane dalla libertà di espressione".