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Città della Salute: la sospensione è frutto di valutazioni sbagliate

Intervento di Domenico Rossi (segretario regionale Pd), che non manca di criticare l'operato di Cirio e Icardo. Intanto partono i confronti col M5S

Novara - "La sospensione della procedura di affidamento - afferma il consigliere regionale e segretario del Pd Piemonte, Domenico Rossi - deve preoccuparci tutti: significa che in tutti questi mesi, nonostante i tanti rinvii, non è stato possibile mettere in campo nessuna soluzione per andare avanti con la realizzazione della Città della Salute e della Scienza. Abbiamo imparato in questi anni che non esistono passaggi “brevi” con il Ministero, ancora di più in un momento di campagna elettorale come quello che ci attende. Le comunicazioni ufficiali dell’Azienda parlano di ulteriori approfondimenti tecnici, ma è ormai evidente che l’ultimo piano finanziario adottato, nonostante gli ulteriori 100 milioni, non è interessante per il mercato. Ma al di là di tutti gli approfondimenti tecnici è il dato politico di questa vicenda ad essere evidente: siamo a questo punto per le scelte sbagliate dell’assessore Icardi appoggiate da tutta la giunta regionale. E questo i novaresi devono saperlo. Se il governatore Cirio e l’assessore Icardi avessero fatto partire il bando nel 2019, con il piano finanziario ereditato dalla precedente amministrazione regionale, invece di millantare risparmi con la riduzione delle annualità da 26 a 17, oggi staremmo commentando l’avanzamento lavori invece che uno stop a data da destinarsi. Rivedere ancora una volta il Piano Finanziario con il Ministero significa o allungare nuovamente gli anni tornando all’ipotesi iniziale o aumentare ancora una volta la base di gara. Si parla di centinaia di milioni e di anni persi per le scelte politiche sbagliate di questa giunta regionale, che in cinque anni non è riuscita a far partire nemmeno un cantiere e ha bloccato quelli già pronti. In un contesto serio e responsabile l’assessore Icardi dovrebbe dimettersi, ammettendo di aver fatto delle valutazioni sbagliate che hanno generato ritardi e problemi che ricadono sui cittadini novaresi e dell’intero quadrante".

Intanto, pochi giorni fa presso la sede della Fondazione Amendola a Torino si è tenuta la riunione tra le delegazioni del PD Piemontese e del M5S. Per il Partito Democratico, oltre al segretario Domenico Rossi erano presenti la Presidente Nadia Conticelli, il capogruppo in Consiglio Regionale Raffaele Gallo e il coordinatore del tavolo del programma Daniele Viotti, insieme al responsabile nazionale degli Enti Locali Davide Baruffi, mentre per il M5S la portavoce regionale Sarah Disabato, la vicepresidente vicaria Paola Taverna, il parlamentare Antonino Iaria e il consigliere regionale Ivano Martinetti. L’incontro si è svolto in un clima costruttivo caratterizzato dalla volontà di condividere gli aspetti programmatici comuni, ma anche evidenziare le criticità e le distanze al fine di provare a individuare delle sintesi in vista di un successivo incontro che si terrà mercoledì 17 gennaio.  "Ho sempre sostenuto che guardare indietro non serve e si rischia di restare pietrificati, meglio guardare avanti, insieme. Sono soddisfatto dell’incontro odierno, che è stato costruttivo in quanto è emersa la volontà di continuare un dialogo leale e trasparente, che non nasconde i problemi, a partire da alcune situazioni territoriali, sulle quali ci faremo carico di approfondire» il commento di Rossi che auspica «un percorso per dare al Piemonte un progetto credibile e alternativo. Mi auguro che questo pomeriggio rappresenti il primo passo di un percorso verso la sfida alla destra per le elezioni regionali del 2024". Rossi conclude la nota dichiarando "c’è un impegno ad approfondire negli organismi e sui territori le criticità emerse per capire come superarle in vista del prossimo incontro durante il quale si entrerà anche nel merito dei temi specifici regionali.  Per il PD le priorità restano quelle che stiamo costruendo con le forze politiche della coalizione di centro-sinistra: sanità pubblica, trasporto pubblico locale,  conversione ecologica e digitale, sviluppo, lavoro e attenzione alle fragilità. Sentiamo nostra la responsabilità di offrire ai piemontesi la migliore alternativa possibile a un governo regionale che si è dimostrato fallimentare su tutti i fronti".