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DC: DAVANTI ALLA CRISI IL COMUNE STA A GUARDARE!

Luigi Torriani, segretario provinciale della D.C.

Novara - "Il Natale 2012 - scrivono il segretario provinciale della D.C. Luigi Torriani e il segretario cittadino della D.C. Giovanni Colombo - sarà ricordato come uno dei peggiori della storia. Una festa di lacrime e sangue per tanti italiani, un Natale dove solo gli alberi dei ricchi saranno contornati di pacchi e pacchetti proprio come nei vecchi film. Colpa di una politica miope? Noi della Democrazia Cristiana ci crediamo poco. Non c’è nulla di miope in chi governa al servizio delle grandi lobby e dei gruppi di potere, facendo guarda caso gli interessi di petrolieri, banche, assicurazioni e finanziarie. Con la fine della prima repubblica, l’economia ha preso definitivamente il sopravvento sulla politica e in Italia i cittadini hanno preferito il populismo di piazza agli ideali di sempre. In quest’ottica, non ci stupisce affatto l’atteggiamento di Monti e del governo dei banchieri, che per tranquillizzare gli italiani sbandierano il traguardo della riduzione dello spread come se fosse tutto per un Paese. Ma chi credono di prendere in giro? In Italia ci sono valori, famiglie e imprese che producono. Nel nostro paese c’è un settore primario che produce e che è la prima fonte di ricchezza per il territorio, c’è un settore secondario che continua a funzionare anche se messo in ginocchio dalle tasse. E poi c’è un settore terziario di cui fanno parte banche e finanziarie, che vive e si alimenta sulle spalle dei primi due. I guadagni dei grossi gruppi bancari e di aziende come l’Eni e le impennate dei titoli legati al gioco d’azzardo gridano vendetta di fronte alla situazione in cui versano milioni di famiglie. I profitti dei grossi gruppi sono alimentati dalla disperazione dei cittadini, ai quali Stato e Comuni continuano ad applicare aumenti ingiustificati, proprio come succede a Novara dove nell’ultimo anno sono aumentate diverse imposte. Che il governo Monti finga di non capire ci sta: si tratta di un governo tecnico, non eletto dai cittadini, che pensa di dare stabilità al Paese sostenendo le banche. Ma che a non a capire sia proprio il Comune ci meraviglia. Il Sindaco e la giunta dovrebbero essere i primi interpreti delle necessità del territorio. E invece fanno aumentare luce, tassa rifiuti, biglietti del bus e parcheggi a pagamento, con il risultato che la gente non viaggia più in macchina e non paga le tasse perché non ce la fa più. Per non parlare del salasso dell’Imu, in alcuni casi quadruplicata rispetto alla vecchia Ici o del mancato sostegno alle famiglie in difficoltà, che sempre più spesso devono rivolgersi alla solidarietà dei privati o delle varie associazioni. Non parliamo dell’interesse per i commercianti: è così alto che di fronte alla chiusura di attività e negozi storici, il Comune preferisce organizzare mercatini in pieno centro con bancarelle che fanno concorrenza a molti esercizi. Senza dimenticare le luminarie, più simili a luci da giardino che ad altro. Addobbi che invece di invogliare i clienti, li spingono verso il calore dei moderni centri commerciali. Persino a Galliate e Borgomanero le luminarie sono migliori e basta andare in Piazza Cavour a Vercelli per vedere cosa sia un vero albero di Natale. Il Sindaco e l’assessore al commercio la smettano di piangersi addosso e di nascondersi dietro alle difficoltà. Ballaré e Paladini non hanno la benché minima idea di come si pianifichi l’attività dell’amministrazione e preferiscono elargire fondi per iniziative culturali di stampo ideologico che per venire incontro a cittadini e commercianti. Oppure arrivano a stringere accordi con i sindaci di Lega e centrodestra in vista di chi sa quali benefici territoriali legati all’Expo 2015. Ricordiamo bene l’esperienza della giunta Correnti, che si prefiggeva di compiere operazioni di grande cabotaggio e l’unica cosa che ha fatto è stato un centro commerciale. Ballarè e compagni farebbero un bel regalo di Natale alla città se decidessero umilmente di fare un passo indietro per il bene e nell’interesse di tutti, invece che coltivare il loro piccolo orticello di consensi in vista di altri impegni elettorali. La Democrazia Cristiana tornerà invece in piazza con un gazebo per informare i cittadini e raccogliere le loro segnalazioni e proteste dopodomani, sabato 15 dicembre, in corso Italia all’Angolo delle ore".