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DE GRANDIS: TERREMOTO NE “LA DESTRA”, IL PARTITO SI SVUOTA

Ivan De Grandis

Novara - Il gruppo militante di "Gioventù Italiana"  e de "La Destra" della federazione di Novara, che fa riferimento a Ivan De Grandis, lascia il partito. Questa è la notizia shock trapelata in queste ore, mentre i candidati Caserta e Albanese si apprestavano ad accogliere l’On. Musumeci per la conferenza stampa organizzata per la mattina di mercoledì 13 febbraio. Infatti il gruppo militante che fa seguito al dirigente nazionale di “Gioventù Italiana” Ivan De Grandis, che nell'ultimo anno e mezzo si è distinto per una forte campagna contro il governo Monti e le amministrazioni rosse della provincia di Novara, si defila dal partito proprio a una decina di giorni dal voto. “Vi era una situazione che non poteva permettere l’ulteriore proseguimento di questa esperienza politica – spiega De Grandis – ormai c’erano posizioni inconciliabili. Nel mese di gennaio ho deciso di non dare la mia disponibilità per la candidatura nella lista della Camera, pur avendo già un posto in essa. E oggi ritengo opportuno lasciare il movimento con tanti altri militanti novaresi, anche perché il progetto politico locale ha assunto nel tempo connotati troppo distanti da quelli da noi attesi ed auspicati e non certo per demerito nostro, questo ci vada riconosciuto. Non voglio però dilungarmi oltre sulle motivazioni di questa scelta tanto drastica, anche se ovviamente abbiamo tante e ottime ragioni, ma in questo momento non voglio causare ulteriosi sconvolgimenti e soprattutto che una nostra libera scelta possa essere poi strumentalizzata per giustificare dal 26 febbraio gli errori di altri. Certo aver saputo che nella discussione avvenuta in Consiglio Provinciale circa la proposta del Partito Democratico sulla cittadinanza agli stranieri, chi ci doveva rappresentare si è astenuto, anziché opporsi in maniera decisa è causa di parecchia delusione. E pensare che Gioventù Italiana lo scorso settembre ha condotto a Trecate una forte battaglia contro la politica immigrazionista della giunta rossa di Ruggerone”.

La rottura è stata sancita pubblicamente quando l'esponente della destra giovanile novarese, insieme ai militanti, non si è presentanto alla conferenza stampa del partito programmata all'hotel La Bussola.