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Dopo il primo giorno di targhe alterne, PM10 più che dimezzate

Novara - La “cura” delle targhe alterne comincia a dare i propri frutti. E’ infatti in netta diminuzione la concentrazione di polveri sottili nell’aria della città. Le centraline dell’Arpa, domenica avevano rilevato una concentrazione di Pm10 pari a 215 microgrammi per metro cubo, il livello più elevato di tutto il Piemonte. Un dato che dopo le prime 24 ore di limitazione del traffico, nella giornata di lunedì 20 febbraio, è più che dimezzato: siamo a 94 microgrammi per metro cubo. «La rilevazione – commenta l’assessore all’ambiente Giulio Rigotti – è ancora superiore ai limiti di legge, ma è importante rilevare una tendenza alla diminuzione». Nella giornata di oggi, martedì 21, intanto l’applicazione dell’ordinanza è proseguita, con il via libera alle targhe dispari. Le pattuglie della polizia municipale hanno effettuato anche oggi numerosi controlli su strada, elevando anche diverse contravvenzioni. «Dal punto di vista dei numeri siamo – dicono al comando – sugli stessi livelli della prima giornata». 

In arrivo intanto anche le contravvenzioni per le irregolarità nell’applicazione dell’ordinanza per quanto riguarda il livello di temperatura negli edifici pubblici rilevate lunedì nel corso dei controlli, ad alcuni dei quali hanno partecipato anche il sindaco e l’assessore Rigotti. Le verifiche su questa parte dell’ordinanza continueranno anche nei prossimi giorni, con controlli a campione su altri uffici pubblici ed anche su edifici residenziali. Verifiche puntuali nei prossimi giorni anche sui negozi per i quali sono previste sanzioni in caso di mancato adeguamento all’obbligo di chiusura delle porte di ingresso.

«Proseguiamo – conclude il sindaco Ballarè – sulla strada tracciata, prendendo atto che anche in  altre città, a cominciare da Brescia, si risponde all’emergenza smog con lo strumento delle targhe alterne. Un provvedimento che non abbiamo preso a cuore leggero, ma che consideriamo uno strumento utile per affrontare quello che, secondo le ripetute dichiarazioni di Asl e Arpa, è un vero e proprio allarme per la salute».