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Ex Olcese: firmato l'accordo a Palazzo Cabrino

L'ex Olcese a Sant'Agabio

Novara - Uno dei simboli della Novara industriale (che fu...): la manifattura Olcese. Proprio nella mattina di lunedì 23 luglio a Palazzo Cabrino è stato siglato un importante accordo. Ad annunciarlo lo stesso sindaco di Novara, Andrea Ballarè: "L'ex stabilimento Olcese, nel cuore di Sant'Agabio, in passato è sttao il simbolo della Novara industriale, da tempo ormai solo esempio di abbandono e di degrado. Questa mattina, dopo mesi di lavoro impegnativo e intensissimo, abbiamo firmato un'intesa con i commissari di quello che fu uno dei colossi del tessile. Il recupero e la valorizzazione e di quest'area, finalmente, può diventare concreto".

IL PROTOCOLLO DI INTESA SULL'EX OLCESE

Ecco alcuni stralci dell'accordo firmato 

Considerando il Comune di Novara:

L’area dell’Ex Cotonificio Olcese, inserita dalPRG vigente nell’Ambito Tematico T6/b e normata dall’art. 18.6 delle NA, come molte altre areedismesse rappresenta uno degli ambiti più problematici del sistema urbanoNovarese.

Da una parte infatti, versando nell’attuale gravestato di abbandono, conseguente alla situazione fallimentare e alla cessazionedelle attività di manifattura si offre a pericolosi fenomeni intrusivi che,uniti al degrado ambientale, aumentano enormemente le situazioni di rischio edisagio sociale, di cui anche il recentissimo passato ha mostrato segnievidenti, come lungamente testimoniato dalla stampa e dai media. Una problematica raccolta dalla sensibilità eattenzione della Prefettura di Novara che ha istituito un tavolo dimonitoraggio e coordinamento per ogni possibile azione di intervento. D’altra parte, l’Ex Cotonificio resta una delle più significative e strategiche realtà urbane, esempio di una profondatradizione industriale, non solo capace di esprimere eccellenze produttive, internazionalmente riconosciute (che il quartiere di Sant’Agabio, in cui sitrova ancora oggi, rivela) ma realizzare elevate qualità architettoniche dei manufatti che oggi rappresentano preziose testimonianze di archeologia industriale. Da molti anni tuttavia non è sembrato possibile identificare percorsi virtuosi che potessero portare ad un riscatto dell’area.La questione dipende evidentemente da molti diversi fattori, economici, finanziari, ecc. ma, per quanto riguarda le potenzialità, in larga misura qualitative connesse al suo ruolo urbano, anche riguardanti l’assetto normativo vigente: in termini di articolazione di PRG, di destinazione d’uso previste, di integrazione con altre aree dimesse al contorno. L’assetto urbanistico andrebbe, inoltre, opportunamente rivisto non solo per il particolare stato di crisi in cui versail paese, che vede il settore edilizio in gravissime difficoltà e in profonda contrazione, ma anche in funzione del fatto che oggi risulta sempre più difficile, prefigurare operazioni urbane di grande respiro, senza ipotizzare scenari provvisori, particolari e specifici realizzare “tasselli”, “mattoni” di un assetto di trasformazione futuro di cui possono rappresentare porzioni significative e temporalmente perseguibili. Il metodo prescelto che l’Amministrazione Comunale di Novara ha deciso di perseguire per il raggiungimento di tali obiettivi, peraltro espressamente previsti quali strategici e primari edesplicitati negli atti di programmazione più importanti, è il paradigma innovativo che sostituisce ilconcetto di government, cioè dell’utilizzo di strumenti di governo del territorio di natura autoritativa, con quello di governance che nel caso di specie si estrinseca attraverso l’esercizio dei poteri di promozione e di indirizzo, vista la complessità dei temi e delle relazionida tessere tra i vari soggetti coinvolti nell’operazione, e dei legittimi interessi di cui gli stessi soggetti sono portatori, difficilmente raggiungibili attraverso i tradizionali strumenti decisionali e di governo utilizzati dalla Pubblica Amministrazione.

FINALITA’ ed OBIETTIVI - Nella direzione espressa in premessa, facendo seguitoai precedenti incontri e nell’ottica di convergere verso un percorso condivisoche, tutelando in ogni modo le finalità pubbliche dell’Amministrazione (riscatto qualitativo dell’area, eliminazione dei fattori di degrado, recupero di un sistema di relazioni urbane  estese,ecc…) sia capace di permettere l’adempimento dei compiti istituzionali dei Commissari Straordinari, con la facilitazione dell’avvio dell’area verso ilmercato immobiliare, si conviene di perseguire attraverso la stipula del presente Protocollo una strategia procedurale che potrebbe, come da tutti isoggetti auspicato, raggiungere gli obiettivi di recupero, valorizzazione e trasformazione urbanistica dell’area con ricadute positive a tutto tondo, urbane, occupazionali, economiche, di servizi ed infrastrutture per la città,ecc. A tal fine il Comune di Novara ed i Commissari Straordinari attiveranno ogni possibile comune iniziativa finalizzata alla realizzazione del suddetto obiettivo.

IMPEGNI delle PARTI Fase 1) Il Comune di Novara procederà allastesura di uno schema progettuale di recupero, valorizzazione e trasformazione urbanistica dell’area, conseguente alle indicazione e finalità di PRG,sensibile ai fattori, fisici, sociali, economici, implicati, in grado dimodificare e introdurre nuove indicazioni funzionali, aggiornate al particolare momento storico e alle condizioni congiunturali. Il tutto con la dichiarata comune finalità di ipotizzare soluzioni che favoriscano il recupero dell’area al tessuto cittadino attraverso la cessione a terzi interessati a dare realizzazione concreta alle future destinazioni d’uso. Fase 2) I Commissari Straordinari, previo esaurimento delle procedure di autorizzazione di legge, verificheranno, attraverso un sondaggio di mercato, l’esistenza di eventuali operatori che siano interessati ad eventuali processi di sviluppo dell’area nel senso ipotizzato. Fase 3) I Commissari straordinari in esito e a conclusione della fase 2) stenderanno un report delle operazioni di verifica condotte e delle sollecitazioni ricevute del mercato immobiliare. Tale report unitamente ad eventuali altre utili informazioni derivanti dall’analisi della proposta verrà trasmesso al Comune di Novara per l’avvio dei Confronti e degli eventuali Tavoli Tecnici necessari all’approfondimento congiunto della soluzione finale. Fase 4) Il Comune di Novara, preso atto delle indicazioni contenute nel report e verificate le proprie strategie di azionesull’assetto evolutivo della città, attiva la procedura di estensione di una variante per  l’area capace di prevedere entro una visione unitaria, la possibilità di lotti funzionali d’intervento, attivabili con tempi e procedure specifiche, nell’interesse collettivo di attivare anche tasselli di qualità capaci di diventare fattori generativi di unrecupero generale ed esteso.