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EXTRACOMUNITARI, NASTRI: SI’ ALL’INTEGRAZIONE MA SOPRATTUTTO RISPETTO DELLA LEGALITA’

Novara - “E’ positivo favorire l’integrazione degli stranieri, ma solo nel pieno rispetto della legalità e dei valori culturali della società occidentale”. Così l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, interviene nel dibattito sulla presenza extracomunitaria a Novara.
“L’ integrazione – dice Nastri - deve essere il presupposto di un totale rispetto delle nostre leggi, delle norme che assicurano la civile convivenza. Pur riconoscendo diversità di radici culturali, non possiamo ammettere che nella nostra società esistano persone che, ad esempio, hanno nei confronti della donna una visione degradante, che non concede parità di diritti e di opportunità con l’uomo. Così pure non possiamo accettare forme di imposizione di stili di vita o dell’abbigliamento che non siano liberamente accettati dai soggetti interessati”.
Secondo Nastri “è eccessivo e fuorviante dire che gli stranieri fanno parte dell’identità novarese, che rappresenta un patrimonio di valori e di cultura accumulato nel corso di secoli. Occorre che i nuovi arrivati accettino di accogliere questi valori fondamentali, non di trasformarli a loro uso e consumo. Quando i nostri emigranti, nell’800, andarono in America, dovettero impararne la lingua e i costumi, pur mantenendo come è giusto che sia un legame con la terra d’origine. Nella stessa Novara sono arrivati, soprattutto nel dopoguerra, molti emigrati del Sud che hanno percorso un faticoso cammino di integrazione, impegnandosi e lavorando per inserirsi nella società. Invece, oggi vediamo ancora molti extracomunitari che pretendono di mantenere i lori usi e perpetuarli qui da noi. Ciò determina una reazione di rigetto da parte dei cittadini. E poi c’è il gravissimo problema della criminalità e della “zona grigia” anche di sfruttamento. Insomma, ben venga l’integrazione su basi certe e funzionale a riportare sotto l’ombrello della legalità anche questa fetta di popolazione”.