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Ferrara e Leggero sulla "questione Cosentino"

Elena Ferrara (segretaria provinciale del Pd)

Novara - "Apprendiamo che la Camera ha negato l'arresto di Nicola Cosentino - scrivono Elena Ferrara (segretaria Pd novarese) e Roberto Leggero (responsabile contrasto criminalità organizzata Pd novarese) - che i magistrati accusano di essere il più importante referente politico della criminalità organizzata campana. Sorprende che anche la Lega, i cui rappresentanti in Commissione si erano pronunciati a favore dell'arresto, abbia deciso di lasciare ai propri deputati una discutibile "libertà di coscienza" che ha consentito l'esito infausto della votazione di oggi. Del resto è questo l'atteggiamento nei confronti della criminalità organizzata al quale la Lega ci ha abituato. Si tratta di un pessimo segnale che, ancora una volta, la destra dà di sé mentre i giornali pubblicano notizie sempre più insistenti sulla colonizzazione del nord da parte della mafia. Proprio in questi giorni, infatti, gli italiani hanno potuto conoscere la vicenda del giornalista Giovanni Tizian, collaboratore della Gazzetta di Parma, vittima della mafia e costretto a vivere sotto scorta dopo aver denunciato le infiltrazioni della mafia al nord. Suo padre fu ucciso nel 1989 a colpi di lupara a Bovalino, nella Locride. E' a Giovanni Tizian e a tutti gli italiani coraggiosi, giornalisti, magistrati, appartenenti alle forze dell'ordine, commercianti, sindacalisti, semplici cittadini, che si battono contro la criminalità organizzata rischiando la propria vita che va il nostro pensiero riconoscente nella triste giornata di oggi".