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Franzinelli (Lega Nord): Sicurezza in città, un plauso alle Forze dell’Ordine, mentre l’amministrazione comunale brancola nella nebbia

Mauro Franzinelli (Lega Nord)

Novara - Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta sulla questione sicurezza a Novara del capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale, Mauro Franzinelli: "Un sincero ringraziamento alla Forze dell’Ordine della nostra città, dopo le operazioni dei giorni scorsi contro la criminalità, che negli ultimi tempi aveva fatto sentire la sua pesante e feroce presenza sul territorio di Novara. Mi riferisco in particolare all’arresto ad opera dei Carabinieri di 27 persone che componevano una banda organizzata di nazionalità georgiana e che aveva colpito con furti negli appartamenti anche la provincia di Novara. E mi riferisco all’operazione condotta dalla Questura, che ha sgominato una banda di giovani immigrati nordafricani e albanesi, che agiva in zona stazione e che ultimamente si era resa responsabile di scippi, borseggi e vere e proprie rapine. Inoltre apprendiamo con piacere la nuova strategia di prevenzione messa in campo dall’Ufficio immigrazione della Questura, grazie alla quale non si agisce più con espulsioni solo nei casi di gravi reati commessi dagli stranieri extra-comunitari, ma si procede ad espellere anche quegli stranieri, benché in regola con il permesso di soggiorno, che hanno i traffici illeciti e delittuosi come loro attività principale. E’ un sostanziale cambiamento di approccio al problema: non si espelle solo il clandestino o l’irregolare che ha compiuto un reato, ma anche gli extra-comunitari che sono, per il loro genere di vita, ritenuti soggetti pericolosi. Questo anche a dimostrazione che la legge attuale sul controllo dell’immigrazione permette di agire, se vi è la volontà, per evitare la presenza sul nostro territorio di stranieri dediti quotidianamente alla criminalità. Una legge che, se aggiornata, dovrebbe essere ulteriormente inasprita, rendendo ancora più semplici le espulsioni. Ben diverso da quello che qualche esponente del Governo dichiara, un giorno sì e l’altro pure, per permettere ad ogni immigrato di venire tranquillamente nel nostro Paese, senza più regole e senza più nemmeno il rischio di essere clandestino. Tutte queste operazioni di polizia danno un po’ di ossigeno ai cittadini, che soprattutto ultimamente hanno una percezione di insicurezza in città sempre più forte; siamo su una buona strada  e credo che occorra non abbassare la guardia. Sulla situazione in stazione si innesta anche il tentativo dell’amministrazione comunale di fare qualcosa, dopo i continui solleciti lanciati dai cittadini e dalla Lega Nord, che spesso in consiglio comunale ha fatto suonare un forte campanello d’allarme. Ed ecco che ci troviamo ancora una volta (dopo l’ordinanza sulla prostituzione) davanti ad un provvedimento che trae ispirazione da un’ordinanza della precedente amministrazione Giordano.  Salvo poi in realtà copiarla male e peggiorarla… La vecchia ordinanza, che avevo contribuito nel 2009 personalmente a redigere, aveva un obiettivo chiaro: fare in modo che nella zona stazione e nelle vie di Sant’Agabio non vi fossero più persone che, in preda ai fumi dell’alcool e bevendo per strada, impedivano alla gente normale di camminare o di vivere tranquilla nelle proprie abitazioni. Perciò si vietava che potessero essere vendute bevande alcoliche da asporto. Vi era cioè alla base il ragionamento: se rimani nei bar bevi quello che vuoi, sulla strada ti comporti secondo le regole civili. Con questa nuova ordinanza si riesce a mettere insieme un po’ tutto, salvo non capire quel è l’obiettivo. Le bevande alcoliche le puoi tranquillamente bere anche per strada… basta non siano in bottiglia o lattina, quindi ubriacati pure… Però si chiudono i locali pubblici alle 23, cioè: fai una bella scorta per la notte prima delle 23, magari di cartoni di vino, poi vai pure per strada come prima a fare quello che vuoi. Di più, puoi bere alcolici, ma è vietato bere coca cola in bottiglia! Per finire, sparisce qualsiasi riferimento a Sant’Agabio, dove certe zone hanno gli stessi problemi, se non peggio, e che vengono da questa ordinanza completamente dimenticate. Il Sindaco Ballarè, a commento della sua ordinanza, dice che è la risposta ai cittadini che chiedono più sicurezza. Ma la sicurezza che intende il sindaco è quella di non abbandonare bottiglie per strada, piuttosto che colpire coloro che stanno degradando la città con i loro comportamenti incivili? E poi, non è lo stesso sindaco che due anni fa diceva che il mezzo delle ordinanze era un mero strumento di propaganda che non serviva a niente? Ora si ricrede, ma purtroppo, e ne siamo abituati, le idee sono totalmente confuse, cerca di correre ai ripari, ma senza un obiettivo, annaspa nella nebbia e purtroppo Novara rischia di essere  sempre più in balia di soggetti senza regole".