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Ghigo, Costa e... la rabbia del Pdl novarese

Ghigo, Costa, Murante, Binatti e Vicenzi

Novara - Di certo il Pdl non è un partito nel quale ci si annoia. Viene infatti convocata una conferenza stampa nella sede provinciale di piazza Martiri a Novara e succede che i candidati stessi alla Camera e al Senato facciano attacchi, neanche troppo velati, a chi a Torino e soprattutto a Roma di fatto ha escluso ogni possibilità - a meno di clamorosi risultati con percentuali 'bulgare' - di avere un novarese a Montecitorio o a Palazzo Madama. Grande affluenza di pubblico nella sala, tra il pubblico c'era l'on. Cerutti, il presidente della Provincia Sozzani, gli assessori provinciali Nava, Policaro e Tenace (in extremis escluso dalla lista dei candidati alla Camera). Quindi tra i relatori, in attesa dell'arrivo dell'on. Costa da Torino, il sen. Ghigo, il vice coordinatore vicario Binatti e gli altri cinque candidati novaresi visibilmente contrariati (Murante, Marcassa, Verdura, Vicenzi e Biscuola). Il primo a parlare è stato il sen. Ghigo, già governatore del Piemonte: "Parto con una considerazione, quando ci sono delle separazioni - com'è stato nel caso dei fuoriusciti in Fratelli d'Italia - non avvengono mai senza traumi. Ad ogni modo vorrei dire a chi ha optato per una scelta differente dal Pdl che sono di fatto in un altro partito, alleato ma concorrente a noi e non pensi di tornare indietro come se si fosse trattato di una parentesi. L'on. Nastri ha scelto di andare altrove un po' per l'amicizia che lo lega al sen. Crosetto, un po' devo dire per opportunismo personale; ma dopo non sarà più come prima: sarà tutta un'altra storia... I consiglieri regionali, provinciali e anche comunali confluiti in Fratelli d'Italia non sono più e non faranno più parte del Pdl. Credo invece che questa sia l'occasione per un ricambio generazionale. Non è detto che siamo vinti, anzi, questa vicenda del Monte dei Paschi sta portando parecchi imbarazzi nel Pd: molti voti potrebbero finire ad Ingroio e avvantaggiarci soprattutto al Senato. Quali scenari per il futuro? Il Pd si liberi di Sel, Vendola e dei populisti e stringa un'alleanza leale e coerente con le forze riformiste in Parlamento per ricostruire il nostro Paese".

Murante (ex assessore al Commercio e oggi consigliere comunale a Novara, primo dei novaresi in lista all'11° posto): "Provo orgoglio personale per il fatto di essere l'unico novarese in lizza nel Pdl; Novara comunque non è stata trattata bene, anzi. Non sono contento io e lo dissi subito e non sono contenti i nostri elettori. Non trovo giusto che sia stato dato più spazio e possibilità ai candidati di Cuneo, Asti e Vercelli. Mi sento come un panchinaro che non è in prima squadra e in uno scampolo di partita deve dimostrare tutto il suo valore. Spero che tutti assieme possiamo fare un buon risultato, perché significherebbe che abbiamo lavorato bene e questo dovrà essere tenuto in considerazione in futuro".

Ancora più pesante l'affondo di Marcassa (sindaco di Oleggio): "Già nell'incontro che abbiamo tenuto al Teatro di Oleggio abbiamo urlato il nostro grido di dolore. Dovevamo essere più rappresentati e invece il nostro appello è stato inascoltato; non trovo dignitosa la rappresentanza della provincia di Novara nelle liste Pdl. Abbiamo svolto diverse riunioni e siamo giunti a delle sintesi che sono state bypassate dagli organi nazionali a Roma. Sono onorato di essere candidato, ma di certo non contento. Ognuno di noi darà il massimo, ma una rappresentatività maggiore ci avrebbe aiutato nel nostro compito in campagna elettorale; difficile ora riconquistare la fiducia nella gente, soprattutto per gente come noi, sindaci, che siamo molto attivi sul territorio".

"La nostra campagna elettorale è e si annuncia davvero difficilissima - ha detto Briscuola, sindaco di Gozzano - soprattutto se la facciamo in centri piccoli con poche migliaia di residenti come il mio".

Verdura (vice sindaco di Galliate): "Ringrazio tutto il partito e sono onorato di partecipare a questa competizione elettorale; sinceramente non mi interessa in che posizione mi hanno collocato ma garantisco il massimo impegno sul territorio".

Vicenzi (sindaco di Vicolungo): "Sta a noi dimostrare che il Pdl c'è, è ancora unito e solido nonostante le due eccellenti defezioni (on. Nastri e Mancuso)".

Quindi il presidente Sozzani: "Oggi le posizioni dei novaresi sono le medesime di cinque anni fa; ciò significa che non è cambiato nulla... Questa campagna elettorale è molto simile a quella del 2006, quando Berlusconi partì in forte svantaggio e per poco non vinse le elezioni - successo di Prodi costretto a dimettersi per una maggioranza troppo risicata e litigiosa dopo nemmeno due anni di governo - Sono convinto che la nostra squadra è molto valida, in quanto composta da ottimi amministratori, gente che sul campo, sul territorio, tra la gente ha dimostrato le proprie capacità e valore. Questa esperienza dobbiamo tenerla bene presente, perché ci sarà utile per le campagne elettorali future".

Binatti (vice coordinatore vicario Pdl): "La mia è una candidatura assolutamente di servizio e militanza che ho accettato con orgoglio e passione. E' anche uno stimolo a lavorare sempre di più e meglio per far prevalere le idee del Pdl e dei moderati. In questo mese che manca alle elezioni dobbiamo tutti senza sosta convincere l'elettorato della bontà di scegliere il Popolo delle Libertà. Il voto utile non è per gli altri partiti, compreso Fratelli d'Italia, ma solo ed esclusivamente per il Pdl. Loro sono alleati esattamente come lo è la Lega Nord o La Destra di Storace. Dobbiamo evitare equivoci con l'elettorato ed essere seri e schietti, per dimostrare che anche nelle difficoltà il Pdl esiste, c'è e continuerà ad esserci".

Infine la parola all'on. Costa, nel frattempo arrivato a Novara: "Mi scuso per il ritardo, premetto che non c'è nessuna polemica con Novara e i novaresi. Dobbiamo fare tutti gioco di squadra, avere fiducia e andare oltre certe delusioni, che ci sono un po' ovunque nelle composizioni delle liste del nostro partito. Vi chiedo di fare in modo che il Pdl sia sorretto da una vera ideologia che lo contraddistingua dagli altri movimenti o partiti e che diventi la nostra identità. Non dobbiamo vincere per la bravura del nostro leader o per le mancanze oggettive dei nostri 'competitor', ma per il coraggio e la bontà delle nostre idee. Il Pdl deve diventare non un partito degli eletti, ma espressione delle esigenze della gente portate all'esame e alla soluzione dai nostri rappresentanti dopo un confronto serrato col territorio. Devo dire grazie a Binatti e Sozzani per il gran lavoro svolto nelle ultime settimane: un'opera di cucitura che in prospettiva futura darà grosse soddisfazioni".

"Ma se non ci sono candidati novaresi nel Pdl, con chi dobbiamo prendercela?", chiedono dalla sala. "Rivolgetevi a Roma..." risponde lapidario Costa. La conferenza si conclude alle 18.30; subito dopo i componenti del direttivo Pdl sono pronti per una riunione organizzativa a porte chiuse proprio con Costa e Ghigo. E il clima, nonostante sia il 28 gennaio, è molto caldo...

Gianmaria Balboni