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Gioco d’azzardo in Piemonte, Rossi (Pd): La Lega predica bene e razzola male

Domenico Rossi

Novara - “Che posizione ha la Lega sulla prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico?”. Se lo domanda il Consigliere Regionale e vice presidente della Commissione sanità in Regione Piemonte, Domenico Rossi, a margine del congresso di Legacoop Piemonte tenutosi a Torino. Spiega il consigliere: "Ho sentito il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, evidenziare come l’aumento del gioco d’azzardo in Italia sia problematico e sottolineare un pericoloso clima di rassegnazione a cui occorre porre rimedio investendo prima di tutto sulla scuola. Un’affermazione che condivido, peccato che i suoi colleghi di partito che siedono in consiglio regionale abbiano promosso l’abrogazione di una buona norma che funzionava, la 9/2016, per approvarne una alternativa che, invece, favorisce la crescita del gioco. Mentre sull’istruzione piuttosto che puntare su percorsi di consapevolezza ed educazione si preoccupano di introdurre lo studio del dialetto piemontese”.

Una evidente contraddizione per un partito che fino ad oggi ha scelto di tutelare gli interessi, del tutto legittimi, del settore del gioco mettendo in secondo piano però la salute dei piemontesi. “A noi piacerebbe davvero che la posizione della destra che malgoverna il Piemonte fosse la stessa di Canelli, ma non è così. E’ troppo comodo esprimere certe posizioni nei convegni e nelle uscite pubbliche: occorre che siano coerenti all’attività legislativa e amministrativa ancora di più quando si governa a livello regionale e nazionale” rilancia Rossi.

“La lega in Piemonte ascolti uno dei suoi sindaci più rilevanti. Forse dopo l’intervento odierno del primo cittadino novarese anche il gruppo regionale del Carroccio, la destra e il Presidente Cirio capiranno che è il momento di cambiare rotta” aggiunge il consigliere Dem. “Basterebbe portare in aula e approvare la legge di iniziativa popolare, presentata da tante realtà associative del Piemonte ma anche da amministrazioni pubbliche di ogni colore politico, che apre un nuovo spiraglio per regolamentare il settore e ridurre l’offerta di gioco” conclude Rossi.