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GIOVENTU' ITALIANA: DAL PD AFFERMAZIONI DELIRANTI E ANACRONISTICHE

Novara - Si alza la temperatura del clima politico con lo scontro, neanche troppo velato, tra Gioventù Italiana - La Destra e il Pd. Questo l'intervento a seguito di Gioventù Italiana attraverso una nota stampa alle dichiarazioni di Biagio Diana, coordinatore cittadino del Partito Democratico. 

"In merito alle dichiarazioni del Partito Democratico di Novara, per voce del suo coordinatore cittadino Biagio Diana, Gioventù Italiana intende rispondere punto per punto. Anzitutto è tragicomico il linguaggio delle sue affermazioni. Comico perché dimostra come il Partito Democratico, ormai vuoto di contenuti, si debba attaccare ad un repertorio di propaganda vecchio di decenni agitando spauracchi che la gente ha ormai compreso essere demenziali invenzioni. Tragico perché sarebbe interessante che il sig. Diana spiegasse cosa intende per "vigilare". Poiché questa "vigilanza" la facevano i suoi antenati politici negli anni '70 andando a uccidere giovani di Destra come Sergio Ramelli a Milano, i fratelli Mattei a Roma e tanti altri nostri camerati uccisi dall'odio comunista, fomentato da teoremi politici che la verità storica e giudiziaria ha ormai smontato. Chiediamo immediatamente una precisazione a riguardo, perché le parole sono più pesanti delle pietre, e noi siamo i primi a non volere ripetere quella stagione: il Pd abbia il coraggio di parlare apertamente e di non nascondersi dietro i vetri. Le riteniamo affermazioni riluttanti dal punto di vista umano prima ancora che politico. Lascia il tempo che trova il fatto che il Partito Democratico affermi che noi rappresenteremmo solo noi stessi: il sig. Diana dovrebbe vedere le foto della manifestazione dello scorso marzo a Roma, quando in ventimila abbiamo sfilato (civilmente, a differenza di quanto accade quando a manifestare sono i "bravi ragazzi" dei centri sociali) contro il Governo Monti espressione delle banche e dei poteri forti, che il Partito Democratico difende a spada tratta nonostante abbia portato l'Italia nella più grave recessione dal dopoguerra. Scendendo invece nel merito della questione cittadinanza, Gioventù Italiana non arretra di un millimetro. Probabilmente per il sig. Diana siamo degli ignoranti, ma è bene ricordare che il nostro senso di Nazione affonda le sue radici nella definizione che a riguardo diede il filosofo tedesco Fichte, che vedeva nel Popolo e nella Nazione una comunità di individui legati da una comunanza di tradizioni, sangue, credenze religiose, lingua, usi e costumi. Il Partito Democratico si rassegni: la cultura non è fatta solo di Marx e Voltaire! Forti delle nostre radici ideali che sono i capisaldi della Civiltà Europea, per noi è inconcepibile una società multirazziale e cosmopolita. L'Italia deve continuare ad essere una terra italiana, europea e cristiana. La Storia ha dimostrato che non sono integrabili nel nostro tessuto culturale e sociale masse di popoli portatori di usi, costumi e tradizioni totalmente incompatibili con le nostre. E' dimostrato, poi, che dietro l'immigrazione ci sono organizzazioni criminali e schiaviste che lucrano sui "viaggi della speranza". L'immigrazione in questi anni è stata infatti una grande fonte di manovalanza per la criminalità organizzata. Dietro il luogo comune che recita "gli italiani non vogliono più fare certi lavori" forze politiche come il Partito Democratico (che tanto millanta di stare dalla parte dei lavoratori) hanno ceduto alle richieste del capitalismo schiavista che voleva braccia nuove a bassi costi. Noi di queste politiche non vediamo alcun risultato positivo: vediamo solo la distruzione della nostra identità, il degrado del mercato del lavoro, l'aumento increscioso della criminalità: gli immigrati causano 1/3 dei reati nonostante siano "solo" 5 milioni (come ricorda il sig. Diana) rispetto a 50 milioni di italiani. La politica sull'immigrazione ha portato grandi vantaggi al capitalismo schiavista ed alla criminalità organizzata, non certo al Popolo Italiano. Noi riteniamo molto più serio e responsabile affrontare i problema alla radice, predisponendo nelle sedi internazioni degli aiuti ai paesi sottosviluppati per fare sì che essi possano avere una propria economia, e nel contempo chiudere espellere immediatamente i clandestini e delinquenti, processare chi commette reati in Italia e mandarli a scontare le pene nel paese d’origine. Non cederemo all'ideologia mondialista: la nostra Patria è un'Italia libera, forte, sovrana in un'Europa dei Popoli, e non delle banche e della massoneria. Banche e massoneria che, ripetiamo,  piacciono molto invece al partito del Sig. Diana dato che Enrico Letta è un membro del gruppo Bildelberg e la loro banca, la Monte Paschi di Siena, ha appena ricevuto 4 miliardi di euro di soldi pubblici mentre coi voti del Partito Democratico, si tagliano 20 mila posti letto negli ospedali per una cifra di tre miliardi di euro. L'"equità" del Partito Democratico è quella di tassare i lavoratori e ingrassare di soldi le banche! Penso che abbiamo detto abbastanza per smascherare le bugie che il PD ripete continuamente, ma che gli italiani hanno già capito essere falsità. Lo hanno dimostrato anche i lavoratori dell'ALCOA a Roma cacciando dalla manifestazione il vostro rappresentante economico Fassina all'urlo di "Andatevene, ci avete venduti". E' di questo che il Sig. Diana dovrà rispondere ai lavoratori che ha tradito! Tra i poteri forti e il Popolo, noi sappiamo benissimo da che parte stare, e gli appelli alla vigilanza ed altre demenzialità simili le lasciamo ai nostalgici dell'odio che puzzano di vecchio".

Giusto per correttezza nei confronti di chi ci scrive e chiarezza verso chi ci legge: la redazione di Freenovara pubblica in maniera integrale, free appunto, tutti i comunicati stampa o lettere spedite in modo consono in redazione (busta chiusa con dati dell'intestatario o via email). L'importante è non trascendere in attacchi personali e in polemiche che invece di 'informare' creano soltanto confusione e disinformazione. Per questo motivo, se chi chiamato in causa volesse rispondere sarà ben accetto, dopo di che si dichiarerà concluso ogni tipo di 'botta-e-risposta' tra le parti avverse, decisamente inconciliabili tra loro...

il direttore, Gianmaria Balboni