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I rappresentanti degli agricoltori incontrano i deputati novaresi e il Prefetto

Novara - Una delegazione di Confagricoltura Novara e Cia Novara, guidata dai Presidenti Giuseppe Ferraris e Giancarlo Tacchini, ha incontrato stamani il Prefetto di Novara S.E. Giuseppe Adolfo Amelio.

L’incontro, sollecitato dalle due organizzazioni agricole, era finalizzato ad esporre il disagio e le preoccupazioni degli agricoltori per le novità inserite nel decreto Salva Italia e più in particolar modo per l’applicazione della nuova Imposta Municipale Unica. Successivamente la delegazione si è trasferita nella sala delle Colonne della Provincia di Novara per esporre ai Politici, ai Sindaci e ai rappresentanti delle istituzioni gi effetti disastrosi che produrrà l’IMU sui fabbricati rurali e sui terreni e gli altri provvedimenti della manovra Monti sul mondo agricolo provinciale novarese.

Alla presenza degli Onorevoli Gaetano Nastri ed Elisabetta Rampi, del consigliere regionale Roberto Boniperti, del Presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani, dell’Assessore all’Agricoltura Marzio Liuni nonché di numerosi Sindaci e rappresentanti dei Comuni Novaresi, Confagricoltura e Cia  hanno illustrato gli effetti causati dalla nuova imposta sulle aziende agricole che produrrà un aggravio medio  che varierà dal 250% al 400% con punte addirittura pari all’800%. I Presidenti Ferraris e Tacchini, sottolineando la difficile congiuntura economica che sta attraversando l’Italia pur riconoscendo che il settore agricolo non può sottrarsi a dare il proprio contributo al Paese, ritengono l’IMU una tassa profondamente iniqua e che non trova giustificazione alcuna, imponendo una doppia tassazione sugli stessi beni in quanto terreni e fabbricati rurali non possono essere considerati  un bene immobiliare bensì beni strumentali all’attività agricola.

In chiusura dell’incontro i Direttori di Cia e Confagricoltura, Giovanni Cardone e Roberto Sonzini, hanno sensibilizzato i politici ad intervenire a tutti i livelli istituzionali per chiedere interventi correttivi per ridurre il carico fiscale sull’agricoltura che rischia di portare alla chiusura di migliaia di aziende agricole. Ai Sindaci è stato invece rivolto l’appello a ridurre al minimo possibile le aliquote di tassazione previste dal decreto Salva Italia.