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IL CONSIGLIO PROVINCIALE HA APPROVATO L’AGGIORNAMENTO DEL DUP 2023-25

Monia Mazza

Novara - Durante la seduta di ieri, giovedì 23 marzo, il Consiglio provinciale ha approvato a maggioranza l’aggiornamento del Documento unico di programmazione 2023-2025, "atto indispensabile – ha precisato il consigliere delegato al Bilancio e Tributi Monia Anna Mazza (foto) - per l’approvazione del bilancio di previsione. Come si ricorderà l’assemblea aveva approvato, lo scorso 22 settembre, il Dup, composto dalla sezione strategica e dalla sezione operativa che, durante la seduta di ieri, ha visto un aggiornamento del contenuto per adeguarlo alle grandezze finanziarie dello schema del bilancio di previsione e adattarlo al nuovo sistema delle deleghe conferite ai consiglieri. Sostanzialmente, il nuovo documento integra il Dup con i nuovi obiettivi strategici che discendono dalle linee di mandato presentate durante lo scorso Consiglio provinciale, dopo la rielezione del Presidente".

Il Dup riaggiorna, in sostanza, "il Programma triennale lavori pubblici che comprende – spiega il consigliere - i nuovi lavori finanziati che trovano copertura negli stanziamenti di cui al bilancio di previsione 2023-2025 e la programmazione del fabbisogno del personale secondo quanto previsto nel "Quaderno ANCI" pubblicato lo scorso 28 febbraio, che al momento contiene le linee guida più aggiornate sul Piano Integrato di Attività e Organizzazione della Pubblica Amministrazione, ancora oggetto di molte incertezze interpretative. La programmazione prevede la copertura integrale del turnover e l’incremento di tre figure di agente di Polizia provinciale in avvalimento della Regione Piemonte per le funzioni di controllo della fauna selvatica ridelegate alla Provincia e che saranno interamente finanziate dalla regione. Infine, anche in accoglimento delle istanze formulate dalla parte sindacale nell’ambito delle sedute della delegazione trattante, verranno attivati i corrispondenti percorsi di progressioni di carriera per il personale interno. Nel Piano Integrato di Attività e Organizzazione della Pubblica Amministrazione verranno quindi dettagliate le singole figure oggetto di copertura".

I CONTENUTI DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2023-2025

Lo schema del Bilancio di previsione 2023-2025, che sarà sottoposto all’Assemblea dei Sindaci e quindi al Consiglio provinciale nel corso della prossima settimana, rispetta "il raggiungimento degli equilibri finanziari. Le previsioni – dettaglia il consigliere sono state inserite conformemente a quanto contenuto nel Documento Unico di Programmazione 2023-2025 e del relativo documento di aggiornamento. Come è noto, nell’ultimo scorcio del 2022 si è registrata una marcata contrazione delle entrate proprie dell’Ente che non accenna ad invertire la tendenza nemmeno in questi primi mesi del 2023. Un problema, questo, che riguarda tutte le Province italiane, che risentono degli effetti sul mercato dell’auto della carenza di componenti elettronici e soffrono la diffusione delle polizze assicurative low cost. Il Comitato direttivo dell’Unione Province d’Italia ha recentemente analizzato la questione dell’individuazione di fonti di finanziamento alternative per gli Enti di area vasta e il presidente Michele de Pascale ha rappresentato la situazione al Governo la necessità che la revisione delle Province sia accompagnata da provvedimenti che le rafforzino dal punto di vista delle risorse finanziarie e del personale. Ciò anche in riferimento alla certificazione della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, del gap tra le entrate proprie delle province, il loro fabbisogno standard e il contributo alla finanza pubblica che continua ad essere loro richiesto".

Per quanto riguarda la Provincia di Novara "rimangono ancora sul triennio di riferimento gli effetti delle norme, che impongono di versare allo Stato entrate proprie per 25.452.071,96 euro a titolo di contributi alla finanza pubblica, calcolati già al netto dei contributi figurativi che concorrono a ridurre il taglio previsto dalla legge n. 190 del 2014. Nonostante tutte queste difficoltà – prosegue il consigliere l’intento dell’Amministrazione è stato quello di arrivare il prima possibile alla chiusura del previsionale, senza utilizzare tutto il periodo in cui è autorizzato il differimento del termine del prossimo 30 aprile, redigendo un bilancio tecnico che raggiunga gli equilibri riducendo proporzionalmente i dati storici e tenendo conto dei rincari energetici e dei maggiori oneri per rincaro materiali". 

LE SPESE CORRENTI

"Le spese correnti, soprattutto per quanto riguarda gli acquisti di beni di consumo e le prestazioni di servizi, sono state previste nella misura minima possibile, cercando di suddividerle in base alla necessità dei singoli Servizi, nel rispetto delle disposizioni derivanti dalla contabilità economica e dai dettami e limiti della Legge di Bilancio, delle Leggi Finanziarie precedenti ancora in vigore, nonché delle Leggi di Stabilità ancora in vigore che dispongono in materia. Le spese per utenze – precisa il consigliere - sono state stimate sulla base delle ultime mensilità fatturate, anche con riguardo all’avvio del progetto di efficientamento energetico denominato “Territori Virtuosi”. Il tema del “caro bollette” è ancora all’attenzione del Governo che nella legge di bilancio ha approvato una prima tranche dei aiuti per gli enti, pari a 50 milioni destinati a Province e Città metropolitane. Questo importo è, tuttavia, molto inferiore a quello destinato complessivamente nel 2022, che è stato di 190 milioni complessivi. Si spera, pertanto, che in corso d’anno vengano approvate ulteriori misure per sostenere la spesa degli enti per energia e gas".

Per quanto riguarda la spesa del personale, "le assunzioni sono state previste in relazione alla capacità dell’Ente di sostenere la spesa, programmando l’integrale copertura del turn over, pari a sette figure dei relativi percorsi di valorizzazione interna. Sono inoltre state previste – aggiunge il consigliere - tre figure in avvalimento destinate al contenimento dei cinghiali ed interamente finanziate dalla Regione Piemonte. Le spese in conto capitale sono per la maggior parte finanziate da contributi anche se per circa 150.000 euro sono coperte da entrate correnti. Le funzioni delegate, non assistite da trasferimenti regionali, vedono stanziamenti per importi ridotti che consentano comunque un minimo di interventi di promozione". 

Il consigliere rimarca, infine che "la gestione dell’indebitamento è rispettosa delle previsioni del Testo unico degli Enti locali: prosegue l’opera di riduzione del debito dell’Ente che passerà nel triennio da poco più di 76 milioni, allo scorso 1° gennaio, a circa 68 milioni al prossimo 31 dicembre. E’ prevista l’accensione di un nuovo mutuo di 1,3 milioni necessario per garantire il cofinanziamento del contributo parziale di 7.793.094,92 euro da fondi de Piano nazionale di ripresa e resilienza per lavori di manutenzione straordinaria per la riqualificazione energetica, il miglioramento sismico, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la messa in sicurezza del Liceo classico e linguistico “Carlo Alberto” di Novara, opera che vale complessivamente 9.460.076,10 euro".