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La questione della provincia di quadrante per la Dc novarese

Luigi Torriani, segretario provinciale della D.C.

Novara - Ci scrivono Giovanni Colombo e Luigi Torriani (Dc novarese): "Nelle cronache politiche piemontesi è salita alla ribalta da un po’ di tempo una parola di origine geometrica: Quadrante. Cos’è questo Quadrante di cui tanti esponenti della politica regionale vanno riempiendosi la bocca? Non è altro che l’unione territoriale delle attuali quattro province del nord est: Novara, Vercelli, Biella e VCO. La cosa nasce in sostanza dalla decisione dello pseudo-Governo Monti di ridurre drasticamente il numero delle province italiane con lo scopo di risparmiare soldi sulla spesa pubblica. Ed ecco che su questa problematica si sono buttati a pesce gli esponenti politici regionali da Cota e Giordano, a Sozzani e gli altri Presidenti di Provincia, a Ballaré, ai parlamentari. Si sono sentiti roboanti proclami su quadrante, macroregione e altre fandonie simili, tanto per confondere, come al solito, le idee alla gente. Adesso vediamo Cota e Sozzani attaccarsi a vicenda sul Quadrante. Il Presidente della Provincia è arrabbiatissimo in quanto vede il suo progetto, tanto decantato sui giornali e in televisione, bocciato drasticamente dalla Regione. Ma si poteva chiamare una provincia Quadrante? Ma dov’è questa città di Quadrante? Ma ci rendiamo conto a che livello di confusione sono arrivati questi politici, non solo quelli del Piemonte sia chiaro, che si allontanano sempre più dalle problematiche reali e quotidiane della gente – lavoro, caro vita, tasse e tariffe assurde, disoccupazione dei giovani, welfare in declino, fabbriche che chiudono, città sporche e inquinate, ecc. – per scontrarsi su cose secondarie. Il governo Monti ha gravi responsabilità in questa confusione. La Democrazia Cristiana lo ha sempre osteggiato in quanto capace solo di aumentare le tasse senza iniziare alcuna politica di sviluppo e sostegno alle famiglie. E si sapeva che non lo poteva fare, ma anziché andare alle elezioni subito, si è voluto rimandare tutto. E’ il solito attendismo insito in molti italiani che la DC non approva. Tutta questa classe politica è da esautorare per gli errori commessi e per la sete di potere che ha contro il benessere e lo sviluppo della nazione. Noi non vogliamo più vedere gente disoccupata e il lavoro non arriva certo con il Quadrante. Basta politiche assurde e fumo negli occhi. La gente è stufa di questi politici ma essi non se ne rendono conto e continuano imperterriti. Del resto li hanno votati".