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La 'risposta' dell'assessore Paladini ai commercianti novaresi

Novara - «Non è passeggiando in centro storico che un amministratore favorisce lo sviluppo economico della città». Risponde così Sara Paladini assessore al commercio del Comune di Novara, alle osservazioni avanzate dall’Ascom nel corso di una conferenza stampa. «Questa amministrazione – prosegue – ha ascoltato e ascolta tutti, tiene presenti tutte le istanze, si confronta e ragiona con tutti i soggetti della città. Nel corso di questo primo anno di governo ho tenuto oltre 40 riunioni e ho incontrato singolarmente oltre 250 operatori del commercio. Non pretendo naturalmente che non ci siano opinioni distinte e anche distanti. Ma non si possono accettare forzature e soprattutto affermazioni non corrispondenti al vero. Premesso – dice ancora l’assessore – che la crisi c’è in tutta Europa, ma che di certo non può essere addebitata alla giunta Ballarè, ciò che non può non essere riconosciuto sono i fatti concreti. A cominciare da una scelta che ritengo davvero significativa: lo stanziamento, che non ha precedenti, di 200.000 euro riservato a tutti gli imprenditori (commercianti compresi) che apriranno nuove attività creando lavoro. È uno sforzo enorme che stiamo mettendo in campo, se consideriamo che nel 2012 il Comune ha subito tagli dalla Regione e dallo Stato per oltre 13 milioni di euro. Abbiamo posto proprio lo sviluppo e il rilancio del centro storico come uno dei tre assi portanti del bilancio 2012. E abbiamo cominciato da dare corpo a questo obiettivo costruendo nel centro storico eventi che hanno richiamato e richiamano migliaia di persone (ricordo solo Novara Jazz e i Mondiali di Kendo con i loro eventi collaterali). In tutti gli eventi abbiamo agevolato (e in qualche caso anche imposto) il coinvolgimento diretto dei bar e dei ristoranti novaresi, per favorirli e non privarli di una occasione concreta. Stiamo facendo ritornare vivo il centro città. E i primi a beneficiarne sono i commercianti e gli esercenti: mi piacerebbe che, ad esempio, i ristoratori di corso Cavallotti potessero esprimere il loro pensiero in merito. Confrontandoci quotidianamente con le associazioni di categoria abbiamo definito il nuovo regolamento di polizia urbana, abbiamo semplificato e modificato le ordinanze su orari di bar e ristoranti, dando finalmente un’opportunità chiara agli esercenti che da alcuni anni operavano  in una situazione di incertezza e confusione. Voglio dire anche qualcosa rispetto al tema dei cantieri: tralasciando il fatto che si solleva il problema dei lavori in piazza Gramsci proprio il giorno  in cui il cantiere viene chiuso, tant’è che già domenica nella piazza si svolgerà una manifestazione, trovo curioso che non si riconosca come ogni intervento di miglioramento della qualità dei luoghi, dalle pavimentazioni dalle piazze agli acciottolati, agli elementi di arredo (tutti temi su cui stiamo lavorando quotidianamente come i cittadini vedono) vada a beneficio di chi opera nel centro città. O forse si preferirebbe il degrado e l’incuria? Noi ascoltiamo le esigenze del mondo del commercio. E dopo averle ascoltate ci prendiamo le nostre responsabilità: contrariamente alle imposizioni della Regione Piemonte, per la prima volta abbiamo deciso di anticipare le vendite promozionali, per aiutare tutti i commercianti della città e i cittadini in questo momento di crisi dei consumi. Non posso in ogni caso non sottolineare – commenta ancora l’assessore – come talvolta sia difficile individuare quali siano le richieste “ufficiali” dei commercianti novaresi. Oltre alla chiarissima differenza di toni e di atteggiamento tra i diversi esponenti intervenuti, ci sono addirittura situazioni paradossali. Nel corso della conferenza stampa è stata ribadita la richiesta di non collocare mercatini o altre iniziative nelle aree adibite a parcheggio. È una richiesta che conosciamo, e infatti da gennaio nessun mercato o evento organizzato dal Comune ha occupato parcheggi. Ma proprio dopo la conferenza stampa è pervenuta ai miei uffici una lettera di Fiva-Ascom  che chiede lo spostamento di un mercato organizzato dalla stessa associazione, della durata di 4 giorni, da viale IV Novembre (area totalmente priva di parcheggi) a viale Turati (area di parcheggio in pieno centro). Ho l’impressione – conclude Paladini – che qui le sfumature di opinioni siano molto pesanti. E mi pare evidente un problema di rappresentatività non certo di Ascom e dei suoi vertici, ma di alcune sezioni dell’associazione e di taluni singoli commercianti che, forse, parlano spinti non per legittima tutela di interessi ma per zelo (forse eccessivo) di tipo politico».