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Marino incontra gli operatori per un nuovo modello di Sanità

Novara - Sono 31 milioni di euro i tagli degli ultimi anni, un terzo del bilancio annuo in una sola manovra. E’ questo lo stato di salute della Sanità pubblica in Italia, emerso e ribadito nell’ambito dell’incontro novarese tra il Senatore Ignazio Marino, capolista in Senato in Piemonte, e gli operatori sanitari locali. 

«Un servizio pubblico debole a vantaggio delle strutture private; questo hanno provato a fare in passato e su questo, noi del Pd, ci impegneremo ad invertire la rotta», ha dichiarato il Senatore Marino, introdotto dalla candidata alla Camera Franca Biondelli, con lui in commissione d’Inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitarionella scorsa legislatura. «Lavorare con Marino - ha confermato la Senatrice uscente - è stato un onere ed un onore; una persona seria, credibile e preparata che, spero e credo, potrà ricoprire un ruolo importante nella prossima legislatura». Tanti gli argomenti sul tavolo a partire dalla proposta sui ticket annunciata durante la visita all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara: «Il ticket è una tassa odiosa che scarica le inefficienze del sistema sulle persone; si può eliminare e sarà il primo obiettivo del Pd una volta arrivati al Governo. Siamo contrari alla politica dei tagli che indeboliscono il sistema e puntiamo, invece, a una seria riorganizzazione che contrasti gli sprechi e salvaguardi la sanità pubblica».

Netta la posizione del Senatore Marino circa l’introduzione dell’assicurazione privata a parziale o totale sostituzione dei servizi sanitari nazionali. «Conosco bene il modello americano avendo lavorato oltre Oceano, ma quando si parla di salute anche una poliza da un milione di euro non è in grado di coprire le spese, a fronte di determinate malattie e in funzione di lungodegenze o riabilitazioni». Prosegue Marino: «Il nostro modello è da tutelare non da colpire; bisogna intervenire sulle sperequazioni dei servizi, ottimizzando la spesa pubblica ed abbattendo gli sprechi».

Tra i numeri portati a conoscenza durante l’incontro anche luoghi comuni sfatati dal Senatore: «In Francia e in Germania si investe molto di più per il sistema sanitario; in Italia dobbiamo impiegare meglio le nostre risorse, ma non ridurle, nell’ottica di una vera programmazione a lungo termine che tenga conto delle mutate condizioni del nostra Paese». Una ricetta semplice: prevenzione, informazione e quindi sostenibilità.

Dopo aver criticato fortemente le politiche sanitarie del Governatore Cota e della sua Giunta, la consigliera regionale Giuliana Manica ha ribadito la necessità di realizzare a Novara la Città della salute. «Separiamo le procedure in atto, il percorso di Novara – ha spiegato –  è virtuoso; serve accelerare i tempi per scongiurare la scellerata possibilità di spostare la nuova struttura in un’area tra Novara e Vercelli, come più volte ha paventato l’assessore Paolo Monferino». Un concetto ribadito dal primo cittadino di Novara, Andrea Ballaré: «Novara merita a pieno titolo la Città della Salute, a maggior ragione all’interno di un contesto che punta sull’Università e nell’ottica del futuro centro trasnazionale per la ricerca sulle malattie autoimmuni».