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Nastri su blocco stipendi per la Difesa-sicurezza e sulla riduzione dei parlamentari

l'on. Gaetano Nastri (Fratelli d'Italia)

Novara - “Lo schema di D.P.R. recentemente inviato alle commissioni parlamentari per l’acquisizione dei pareri, mirato alla proroga per il 2014 del blocco delle retribuzioni dei dipendenti pubblici, rischia di avere ripercussioni particolarmente gravi sul personale del comparto sicurezza e difesa, già pesantemente mortificato dai tagli imposti dalla spending review”.  Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri. “Si tratta – aggiunge – di un fatto inaccettabile nei confronti di chi è chiamato a garantire la nostra sicurezza, anche a costo della vita. Questo è un errore introdotto da Tremonti e confermato da Monti, anche se parzialmente attenuato all’epoca dal ministro La Russa e dal sottosegretario Crosetto. Le donne e gli uomini del comparto difesa e sicurezza non possono continuare a subire simili umiliazioni. Una proroga ulteriore del blocco delle retribuzioni, verso cui è orientato il governo, sarebbe un’ennesima mortificazione e anche una vera e propria violenza”. 

L'on. Gaetano Nastri (Fratelli d'Italia) è poi intervenuto alla Camera dei Deputati per presentare la mozione del partito sulle riforme istituzionali. "Intendiamo sottolineare la necessità di individuare modifiche costituzionali che rendano più efficiente il sistema istituzionale - ha dichiarato Nastri - e questa opportunità può essere colta anche individuando taluni principi fondamentali da esplicitare nella Carta costituzionale. Innanzitutto, vi è l’inserimento di un tetto al prelievo fiscale e tributario: la gestione della spesa pubblica dovrà essere uniformata alla disponibilità massima di entrata dello Stato nelle sue diverse articolazioni, al fine di evitare il progressivo innalzamento del prelievo ai danni del contribuente. In secondo luogo, vi è la definizione del principio di equità generazionale, per impedire la formazione di debiti da trasferire alle successive generazioni. Ciò potrà determinare in via esemplificativa modalità obbligatorie di contenimento del debito pubblico e forme di razionalizzazione del sistema pensionistico, tali per cui quanti da oggi avranno diritto ad un vitalizio determinato secondo il regime contributivo non siano chiamate a sopportare l'onere di chi, per diritto acquisito, beneficia del calcolo retributivo. In terzo luogo, vi è la previsione della sovranità, per la quale ogni atto, impegno o contribuzione determinata da organismi comunitari o sovranazionali dovrà trovare applicazione previa valutazione della compatibilità con l'interesse nazionale e con lo sviluppo socio-economico dei cittadini italiani e, soprattutto, delle loro famiglie. In quarto luogo, è necessaria una più puntuale definizione delle forme politiche, dello status giuridico e dell'organizzazione di partiti e movimenti, nell'ottica di garantire libertà di partecipazione, forme di democrazia interna e soprattutto trasparenza nell'impiego delle risorse economiche". 

Nastri ha inoltre sottolineato l'importanza del superamento del bicameralismo paritario, della riduzione del numero dei parlamentari e della riforma del sistema elettorale. "È fondamentale - ha concluso Nastri - garantire che, in ogni caso, gli elettori non siano più chiamati a votare con l'attuale legge elettorale ed è necessario che il Parlamento adotti, entro e non oltre la pausa estiva, una norma di salvaguardia che modifichi l'attuale legislazione, prevedendo la garanzia dei principi di governabilità e il diritto di scelta dell'elettore quanto all'individuazione del Premier della coalizione, del programma e dei parlamentari. L'antipolitica si sconfigge facendo politica".