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PULIZIA DEL SESIA, NOVARA E VERCELLI CAPOFILA DEL TAVOLO REGIONALE

Novara - Un piano condiviso tra le Province di Novara e Vercelli per la pulizia del Sesia. Lo avevano annunciato i due Presidenti, Diego Sozzani e Carlo Riva Vercellotti lo scorso fine novembre. Nel corso di un evento organizzato tra Romagnano e Prato Sesia, a cavallo tra i due territori provinciali, i due amministratori denunciarono il rischio alluvioni legato alla presenza di cumuli di materiali inerti, capaci perfino di superare il livello degli argini del corso d’acqua. In quell’occasione, accompagnati dai sindaci e dai tecnici, Sozzani e Vercellotti chiesero strumenti legislativi adeguati per consentire alle Province di velocizzare la burocrazia che allunga a dismisura le pratiche per la pulizia degli alvei dei fiumi. A distanza di appena un mese i due Presidenti hanno dato vita al tavolo di lavoro che consentirà di procedere rapidamente alla pulizia dell’intera asta del Sesia, in accordo con l’assessorato all’Ambiente di Regione Piemonte e in collaborazione con la Provincia di Alessandria, anch’essa interessata dal grande affluente.

Novara e Vercelli saranno i soggetti capofila del nuovo Piano di gestione dei sedimenti”, hanno annunciato Sozzani e Vercellotti. Il tavolo comprenderà anche dirigenti delle due Province e tecnici regionali messi a disposizione dall’assessore Roberto Ravello. “Anche Arpa sarà coinvolta, non solo in termini di approvazione rispetto ai vincoli ambientali – spiega Sozzani - ma già nella fase di stesura del progetto al fine del superamento della Vas (valutazione ambientale strategica) a cui sarà sottoposto il documento”. Intanto, Novara e Vercelli possono avviare il Piano di studi idraulico per determinare i volumi del materiale da esportare per mettere in sicurezza il territorio e le popolazioni che si affacciano sulle rive del Sesia. “Un dovere – concludono Sozzani e Vercellotti – alla luce dei rischi che abbiamo corso anche qui a fronte delle numerose piene che si sono contate questo autunno, ma anche un’opportunità economica per via del riutilizzo delle tonnellate di ghiaia in eccesso nel letto del fiume”. Una risorsa anche in termini ambientali, dato che consente di preservare il paesaggio limitando l’escavazione.