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RISO, NASTRI INTERROGA IL GOVERNO: SOSTENERE INVESTIMENTI IN TECNOLOGIA PER CONSERVARE IL PRIMATO

Novara - Come assicurare che l’Italia, e in particolare il Piemonte, continui a esercitare un ruolo di leadership nella risicoltura europea di qualità: delle preoccupazioni che investono il sistema risicolo italiano si è fatto interprete l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, con un’interrogazione rivolta al ministro delle Politiche agricole Saverio Romano. “Il processo di globalizzazione dei mercati – dice Nastri – impone di fare una profonda riflessione sulla nostra risicoltura. Il miglioramento genetico delle specie coltivate si avvale ovunque delle più innovative tecnologie offerte dalla genetica e dalla genomica moderne, e ciò impone anche per il nostro paese, l’esigenza di investire sulle nuove conoscenze e tecnologie, per migliorare la produttività, la resistenza delle varietà ai patogeni e la tolleranza ai nuovi stress ambientali, senza il timore si perdere i legami con il patrimonio delle varietà tradizionali che tuttora caratterizzano la risicoltura italiana”. Secondo Nastri, per mantenere la posizione principale di produttore di riso in Europa, con oltre il 50 % della produzione totale e soprattutto con tipologie di riso riconosciute di eccellente qualità dal consumatore, “è indispensabile per l’Italia, non arrestare il processo di rinnovo varietale, che rappresenta l’unico strumento che consente di affrontare le nuove insidie colturali o di mercato. Su questi temi mi attendo un forte impegno del governo, anche nel sostenere investimenti per l’innovazione e la ricerca, nell’intera filiera risicola che costituisce una delle eccellenze del made in Italy in tutto il mondo”.