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STRADE PERICOLOSE, NASTRI: INDICHIAMOLE CON IL COLORE ROSSO

Novara - Assegnare a ogni strada un colore che ne identifichi la pericolosità e metta sull’avvertimento gli automobilisti, inducendoli a una maggiore prudenza. E’ questo l’obiettivo di una proposta di legge, presentata dall’on. Gaetano Nastri (Pdl), per il miglioramento della segnaletica stradale e della prevenzione degli incidenti.
“Ritengo che non si possa accettare passivamente – dice Nastri - l’attuale livello di incidentalità, che provoca ogni anno migliaia di morti e feriti, con una gravissimo danno sociale. Secondo un’indagine conoscitiva presentata al Parlamento, si è rilevato quale principale causa di incidenti mortali l’inadeguata velocità annessa a scarse capacità di guida del conducente, disattenzione, rete viaria al di sotto delle medie europee per qualità e caratteristiche strutturali e di estensione. La riforma del codice della strada, fortemente voluta dal governo Berlusconi nella legislatura 2001-2006, unitamente a una serie di misure introdotte nel corso della presente legislatura, hanno fortemente rallentato la pericolosa curva che disegnava il tasso di mortalità elevato, nel corso degli ultimi anni. Si tratta ora di introdurre ulteriori accorgimenti per una guida informata, che prevenga gli incidenti più gravi”.
Il deputato azzurro propone dunque che, come già avviene ad esempio per le piste di sci, le strade statali, regionali, provinciali siano indicate con un colore che ne contraddistingue la pericolosità: blu, con un lieve grado di pericolosità; verde, con un medio grado di pericolosità; giallo, con notevole grado di pericolosità; rosso, con elevato grado di pericolosità.
“Con un’apposita segnaletica - aggiunge Nastri – si ricorderà agli utenti la “storia” dei tratti autostradali e delle reti viarie extraurbane ed urbane, evidenziando il diverso grado di attenzione con cui l’utente deve affrontare il percorso, e indicando il numero di incidenti occorsi negli ultimi cinque anni sul tratto stradale in questione, specificando il numero delle vittime e dei feriti”.