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TARGHE ALTERNE E POLITICHE INTEGRATE PER RIDURRE L’INQUINAMENTO

Novara - Da metà gennaio due settimane a targhe alterne. È questo il provvedimento che la Provincia di Novara intende adottare per restituire ai cittadini e al territorio una qualità dell’aria migliore rispetto all’andamento dell’ultimo periodo. “Se avessimo dovuto applicare la legge alla lettera - spiega l’Assessore provinciale all’Ambiente, Oliviero Colombo- saremmo dovuti intervenire ben prima, ma  era giusto lasciare che i Comuni stabilissero le proprie misure contro l’inquinamento atmosferico ”.

Bastano 35 superamenti del livello PM10 (Polveri Sottili) in un anno perché scatti l’obbligo di intervento da parte delle amministrazioni comunali. Tre le attività previste:

  • Abbassamento dei riscaldamenti
  • Riduzione emissioni auto e circolazione limitata
  • Riduzioni emissioni industriali.

Sulla terza attività stiamo già lavorando sul Polo chimico dell’Ovest Ticino. A tal riguardo - continua Colombo- l’Arpa sta verificando la collocazione delle telecamere a infrarossi presso le aziende, capaci di monitorare l’incidenza dei fumi ”.

L’articolo 5 della legge regionale 2000 n. 43 recita che: “Le province esercitano il potere sostitutivo nei confronti dei Comuni, in caso di inerzia nell’attuazione di interventi per la gestione operativa di episodi di inquinamento atmosferico acuto...”. I parametri che stabiliscono il subentro delle amministrazioni provinciali nelle politiche ambientali dei Comuni interessati sono in linea con lo  storico dei superamenti del livello consentito di polveri sottili nell’aria. Si tratta del piano generico sulla Qualità dell’aria, che considera superficie, abitanti e sostanze inquinanti. I Comuni sono classificati a seconda delle emissioni in tre zone distinte. La zona 1 e la zona 2 raggruppano le località che denotano più sforamenti e comunque i Comuni superiori ai 10 mila abitanti.

Al di là delle valutazioni - sottolinea il presidente, Diego Sozzani - sono le stesse Arpa e Asl a chiedere l’intervento della Provincia. Ne va della qualità della vita e della salute di ciascun cittadino”. La situazione non è da sottovalutare, considerando che già entro la fine del prossimo febbraio si prevede il superamento dei 35 episodi di sforamento del PM10 consentiti all’anno. I Comuni delle zone 1 e 2, ovvero quelli più inquinati in relazione al numero di abitanti, saranno oggetto dell’ ordinanza provincialeper la circolazione dei veicoli sulla base dell’alternanza pari/dispari dell’ultimo numero delle targhe, con riferimento al calendario vigente. “Molto probabilmente la disposizione interesserà comunque i comuni oltre i 10 mila abitanti.Saranno certamente prese in esame tutte le eccezioni del caso, senza che queste incidano sul risultato finale”, anticipa l’Assessore Colombo.

La circolazione sarà condizionata indicativamente da lunedì a venerdì, dalle ore 8,30 alle 17,30. Eventualmente la medesima misura - prosegue l’assessore competente - sarà applicata alla seconda e quarta settimana di febbraio”. Il buon esito del provvedimento previsto per gennaio, unito a condizioni atmosferiche favorevoli, potrebbe scongiurare quest’ ipotesi. “La Provincia è pronta a fare la sua parte, anche adottando scelte impopolari. Resta il fatto che non bisognerebbe arrivare a questo punto per intervenirePer questo - conclude Sozzani- convocheremo tutti i Circondari affinché d’ora in avanti le politiche per la qualità dell’aria dei Comuni siano adeguatamente monitorate, favorendo altresì politiche ambientali integrate a tutti i livelli amministrativi”.