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Targhe alterne: il "No" di Nastri e Andretta (Pdl)

Novara - “I provvedimenti di blocco del traffico non hanno effetto contro l’inquinamento atmosferico, ma gli automobilisti rischiamo una multa da 155 euro: non è che il Comune punta solo a fare cassa?”. E’ questa la posizione del Popolo della Libertà novarese, espressa dal coordinatore provinciale on. Gaetano Nastri e dal capogruppo in Consiglio comunale Daniele Andretta, dopo le iniziative del Comune di istituire le targhe alterne a partire da lunedì.

“Non crediamo che nell’attuale situazione, con tutti i problemi che già ci sono per gli effetti della crisi economica, si dovessero imporre ai cittadini ulteriori sacrifici. Non tutte le famiglie hanno a disposizione due vetture per muoversi, né possono permettersi di comprare nuove auto a metano o elettriche. E le multe previste appaiono davvero sproporzionate! L’amministrazione Ballarè, anche con questa iniziativa, dimostra di essere indietro di un decennio - dicono gli esponenti Pdl – perché le città che anni fa hanno adottato provvedimenti analoghi, come ad esempio Torino, li hanno da tempo abbandonati. Dopo anni di studi, si vèrificato che queste limitazioni non servono a nulla, non portano all’abbassamento significativo delle polveri nell’aria, anche perché “spostano” semplicemente il traffico in zone diverse della città. Per cui la stessa Giunta torinese guidata da Fassino, sempre di sinistra, ha deciso di non attuare più blocchi al traffico o le cosiddette domeniche ecologiche”.

I problema dell’inquinamento atmosferico, aggiungono Nastri e Andretta “è un fenomeno serio, che si combatte con una programmazione adeguata, non con operazioni spot. Innanzitutto, riguarda tutte le fonti inquinanti, non solo le auto, ad esempio gli impianti di riscaldamento delle abitazioni, che devono essere il più possibile a basso impatto. Così come le attività produttive possono essere incentivate a fare investimenti per il risparmio energetico. Si può agire sulla rete dei trasporti pubblici per offrire alternative valide al mezzo privato, ma non si può da un giorno all’altro intralciare la mobilità dei cittadini, arrecando un danno economico alle attività commerciali e produttive. I risultati, ne siamo certi, saranno insignificanti, mentre i disagi sono sicuri, comportando ulteriori oneri sulle famiglie già tartassate”.