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VALLE E ROSSI (PD): SI' AL RESTAURO DEI MONUMENTI PARTIGIANI

"SI TROVINO I FONDI NECESSARI PER QUESTI SIMBOLI DELLA RESISTENZA, COME A CASALINO"
Parco della Pace di Casalino

Novara - Dichiarazione congiunta di Daniele Valle – vice Presidente Consiglio regionale e relatore di minoranza del Bilancio e Domenico Rossi – Segretario Pd Piemonte e Consigliere regionale Pd:  «Quest’anno si commemora l’80° anniversario dell’inizio della Resistenza italiana ed il 78° anniversario della Liberazione. Crediamo che la Regione Piemonte, che ha ricevuto dalle mani del Presidente Mattarella la medaglia d’oro al Merito Civile per l’impegno profuso durante la lotta resistenziale, debba dare un segnale forte: rifinanziare la legge 41/1985, relativa agli interventi di recupero e di restauro di monumenti partigiani o legati alla lotta di Liberazione. Una legge che nel recente passato ha consentito importanti interventi in tutte le provincie, ad esempio. il Sacrario di San Bernardo di Bastia Mondovì, la borgata Paraloup e il Memoriale di Roburent (Cn),  l’ex aeroporto partigiano di Vesime, il sacrario dei Caffi a Canelli e il parco della Resistenza di Asti (At), la cappella dei martiri della Benedicta, Casa Giambone a Caramagna Monferrato e il monumento della Resistenza a Casale Monferrato (Al), l’ossario a Forno di Coazze, il monumento al Colle del Lys e il Sacrario dei caduti della Galisia a Borgiallo (To). E poi il recupero dei sentieri partigiani, dei cippi e delle lapidi. E numerosi sono gli interventi che sarebbe necessario fare, dal monumento di Alpette, che ricorda i partigiani caduti e gli internati, al Monumento alla Resistenza di  Umberto Mastroianni a Cuneo ai cippi dei partigiani trucidati a Casalino (Novara) che si vorrebbe risistemare e collocare nel Parco della Pace. Non c’è zona del nostro Piemonte in cui non sia stato sparso il “sangue resistente”, e ora che i testimoni stanno scomparendo, abbiamo il dovere morale di rendere ‘vivi’ i luoghi della Memoria. Per questo come Pd proponiamo alla Giunta Cirio, in sede di Bilancio, di tornare a finanziare la legge 41/1985 stanziando 150mila l’anno».