Share |

Albanese in bicicletta lungo i canali: com'è la situazione?

Cerano - Scrive il consigliere provinciale Alessandro Albanese: "Dopo diverse segnalazioni da parte di cittadini ceranesi che soprattutto nella bella stagione si dedicano a passeggiate in bicicletta o praticano footing, in questi giorni di fine estate ho voluto verificare lo stato in cui versano le piste ciclabili del nostro territorio. Purtroppo le problematiche che mi erano state evidenziate hanno trovato conferma: in diversi punti le steccionate in legno che delimitano le strade ciclabili sono divelte e risultano evidenti i segni di rotture volontarie da parte di persone che a dispetto del senso civico asportano parti delle steccionate stesse; il sedime dei sentieri in molti tratti è ricoperto da erbacce e vegetazione varia, oltre che da rifiuti, tanto da non essere percorribile. Personalmente nel recente passato avevo già portato la questione all'attenzione del Consiglio provinciale presentanto un'interrogazione nel settembre 2010 alla quale ha dato puntuale risposta in aula l'assessore alla pianificazione territoriale Claudio Nava; nell'occasione, Nava ha spiegato che la precedente Amministrazione provinciale guidata dal presidente Vedovato realizzò le piste ciclabili senza però prevedere nulla riguardo alla successiva manutenzione. Lo stesso assessore Nava ha quindi cercato più volte una soluzione in collaborazione con i sindaci dei Comuni interessati i quali, essenzialmente a causa delle ristrettezze finanziarie e della carenza di personale, non possono fare di più che sporadici interventi di sfalcio dell'erba: è di tutta evidenza che questo non basta e la situazione è quella che si presenta ai nostri occhi. Alla luce di quanto ho riscontrato durante il mio giro in bicicletta e non volendomi rassegnare all'impossibilità di trovare una soluzione, alla ripresa dell'attività in Provincia dopo la pausa del mese di agosto chiederò una convocazione urgente della Commissione competente per affrontare nuovamente l'argomento e proporre alcune possibili soluzioni quali ad esempio la richiesta di aiuti alla Regione Piemonte o il coinvolgimento di associazioni o soggetti privati tramite convenzione per il controllo delle ciclabili in particolare durante la bella stagione: penso ad esempio alle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) o alle associazioni di Protezione Civile presenti sul territorio. E' davvero un peccato che la possibilità di ammirare le bellezze del paesaggio che ci circonda con le sue peculiarità sia limitata o addirittura preclusa da una simile situazione: è dovere di tutti impegnarsi per trovare una soluzione".