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Almasio 'lanciato' dal prefetto Serra

Trecate - Signore e signori: il terzo polo, anzi… il nuovo polo, come amano chiamarlo i promotori. In vista delle prossime Amministrative c’è stata la presentazione ufficiale del candidato sindaco, individuato nella persona di Roberto Almasio, 48 anni, sposato, padre di due bimbe, nella vita di professione geometra.
Accanto a lui un autentico parterre de roi, con il segretario regionale dell’Udc, on. Delfino, il segretario provinciale dell’Udc Pedrazzoli, la consigliera provinciale De Vito, quindi l’on. Salerno di Fli e, soprattutto, l’ex prefetto di Palermo e Roma, il senatore Serra.
“Questo è un momento importante – ha detto Almasio – Inizia la campagna elettorale e cominciano a scoprirsi le cariche. Il 3° polo vuole raggiungere un grande risultato. Il nostro è un progetto iniziato un anno fa, quando con il sottoscritto seduto tra i banchi dell’Udc in Consiglio comunale ha fatto mancare la maggioranza e ha provocato la caduta anticipata del sindaco Zanotti Fragonara. Ho scelto di azzerare la situazione e ricominciare da capo. Trecate merita una ventata di nuovo: basta con i vecchi, le stesse facce da 30-40 anni. La nostra città non è cresciuta, anzi è peggiorata per l’incapacità della giunta Zanotti Fragonara di fronte a problemi come il malessere e la precarietà. Faccio alcuni esempi: il mercato va ricollocato nel centro storico, in piazza Cavour. Ne ho parlato con gli ambulanti e loro sono i primi ad essere d’accordo. E poi la casa di via Murello che l’ex sindaco voleva buttare giù: qui vanno trasferiti al piano terra il comando della Polizia municipale e nei piani superiori alcune associazioni che oggi non trovano spazi idonei. In via Fratelli Russi i locali oggi occupati dai vigili urbani potranno essere utilizzati per allargare e mettere a norma la casa di riposo comunale. Nella mia scelta di far cadere Zanotti Fragonara ha prevalso il senso di responsabilità sull’attaccamento alle poltrone. Ero l’11° consigliere comunale di maggioranza e mi avrebbero coperto d’oro pur di continuare a sostenere la loro amministrazione. Ma io, anzi noi siamo contro la spartizione delle poltrone. Dobbiamo invece dire grazie alla commissaria prefettizia Giovanna Vilasi che ha ben governato in questo anno. Quali gli altri punti su cui ci dobbiamo battere – ha proseguito Almasio – senza dubbio la sicurezza. Mi onoro di avere a fianco il prefetto Serra. Sulla caserma non si può continuare a prendere in giro al agente per anni, tirando fuori questa questione solo in campagna elettorale. Propongo un monitoraggio delle abitazioni fatiscenti e verificare da chi sono abitate e in quanti ci sono in un appartamento. E poi dobbiamo avere un occhio di riguardo per i nostri piccoli, i cittadini del domani, e partire col Consiglio comunale dei ragazzi. Il compito di un’Amministrazione comunale è quello di essere più sensibile e ricettivo nei confronti dei bambini, degli anziani e dei disabili. Dobbiamo combattere la disaffezione dalla politica”.
L’on. Salerno si è complimentato col discorso di Almasio: “Si vede che dici cose che ti partono dal cuore. Noi viviamo nella cultura di Mediaset che ci sta portando indietro rispetto ai valori della nostra società che arrivano dagli Antichi Greci e Romani. Il premier sta consegnando alla Lega la nostra storia. Noi non crediamo in un’Italia sgretolata, per questo col terzo polo stiamo scrivendo una pagina nuova ed entusiasmante della nostra vita. Concludo con una battuta amara: un tempo gli uffici del premier Cavour erano frequentati da gente come Verdi e Garibaldi. Domandiamoci chi invece frequenta oggi le stanze del potere di Berlusconi…”
“La gente è stanca di un certo modo di fare politica – ha detto l’on. Delfino – L’Udc ha quindi deciso di impegnarsi per una sfida difficile, ma portata avanti da chi crede nel paese”.
Infine l’opinione del prefetto Serra: “Almasio è una persona pulita e a me basta questo. Noi non stiamo più con la gente per colpa di una maledetta legge elettorale che ha tolto il diritto al cittadino di scegliere i suoi rappresentanti. Non è la politica ad essere sporca, ma i politici. E quelli che hanno la fedina sporca vanno presi a calci nel sedere! Se volete, sulla questione sicurezza, verrò a darvi una mano anche dopo senza alcun problema. Il nuovo polo mi dà grandi emozioni. Oggi rimango allibito quando sento che Mangano è un eroe. Ma com’è possibile? I veri eroi sono personaggi come il commissario Calabresi e il giudice Falcone. La strategia della sicurezza a livello nazionale è completamente fallita: non è che è aumentata la sicurezza nel Paese, ma sono diminuiti gli spazi dedicati ai media su questo argomento, anche se fino a 3-4 anni fa non c’era telegiornale che non apriva su notizie di cronaca. La vera sicurezza non si ottiene avendo un maggior numero di agenti o carabinieri, ma essenzialmente agendo su due coordinate: le forze dell’ordine devono fare il loro mestiere e non ad esempio i centralinisti o impegnati in assurde scorte. E poi nell’anno 2011 è necessario un maggiore e migliore coordinamento: non è possibile che sul posto arrivano contemporaneamente i carabinieri, la polizia, la polizia municipale e la guardia di finanza. Completamente fallita l’opzione ronde: sapete quante sono a livello nazionale? Ben… sedici operatori! Sulla questione rom come fai a cacciarli se la maggior parte di loro sono di cittadinanza italiana o rumena, quindi dell’Ue. Meglio invece puntare sulla solidarietà. Oggi siamo completamente impreparati all’invasione biblica che arriverà dal Nord Africa dopo le tensioni in Egitto, Tunisia e Libia. E poi non facciamo l’errore di confondere il diritto alla privacy con le intercettazioni. Il nostro sistema giudiziario ha bisogno di essere tempestivo nel comminare le pene e di dare soprattutto pene certe, non che dopo pochi giorni per un cavillo l’indagato se ne esce tranquillamente dal carcere. E poi vogliamo parlare del sovraffollamento delle celle, dove in stanze per 2-3 persone vivono in 7-8? La cultura del berlusconismo affliggerà i nostri figli per almeno 20 anni, una cultura che vede i giovani identificarsi in quelli che vanno al Grande Fratello o siedono sul trono di Uomini&donne. L’arresto dei latitanti non è merito dei politici, anche se stimo il ministro Maroni, ma dei magistrati e delle forze dell’ordine. La mafia si può vincere, come? Puntando su scuola e lavoro: certo che se in certi luoghi c’è dispersione scolastica incredibile e un giovane su due è disoccupato quale pensate sia la sua scelta di vita? Troppo facile per le cosche andare ad attingere da certi strati sociali. Un’ultima battuta: ricordate di impegnarvi in politica, che è una cosa bellissima. Non è lei ad essere sporca, ma certi politici…”.
 

Gianmaria Balboni