Share |

Amidani tra sogni e... festa per i neo 18enni

Trecate - Nuovo intervento di Sergio Amidani sulla recente festa organizzata dal Comune per i neo 18enni. "Lo scorso week end ho vissuto un’esperienza emozionante. Stavo assistendo ad un evento organizzato dall’amministrazione comunale in cui i nuovi maggiorenni venivano accolti nel mondo dei “grandi” dal benvenuto del sindaco e una serie di esperti li introduceva alle opportunità ma anche ai diritti e doveri che caratterizzano la nostra civile convivenza. Il tutto suggellato dalla consegna di una pergamena che ognuno di loro conserverà. Davvero una lodevole iniziativa, commentavo tra me. Ma il mio compiacimento è diventato travolgente entusiasmo quando, subito dopo e senza soluzione di continuità, sono iniziate le celebrazioni della “Giornata della Memoria”, un evento patrocinato anche dalla Provincia di Novara. Dopo una breve introduzione del contesto storico è stato prima proiettato e poi commentato un film rievocativo della tragica esperienza dei sopravvissuti alla shoah. Che bella intuizione, mi sono detto. Approfittare della concomitanza temporale per abbinare questi due eventi significa rendere partecipi le nuove generazioni del vissuto di chi li ha preceduti affinché condividano il sistema di valori che caratterizza il nostro presente. Coltivare la memoria, soprattutto attraverso il coinvolgimento emotivo, contribuisce a sviluppare gli anticorpi sociali che impediscano il ripetersi delle immani tragedie del secolo scorso. Insomma, si stava realizzando uno straordinario “ponte generazionale” appoggiato su solide e condivise fondamenta. Ero davvero compiaciuto e sorpreso che una amministrazione che generalmente non gode della mia stima avesse agito in questo modo ma, mentre mi accingevo a ripensare criticamente le mie posizioni, improvvisamente sento suonare insistentemente il campanello di casa e, un po’ rintontito, realizzo che mi ero addormentato davanti al televisore ed avevo solo sognato. Nella realtà i due eventi si sono svolti separatamente, uno il sabato e l’altro il giorno dopo senza alcuna correlazione, ma l’emozione suscitata dal sogno è stata tanta e allora mi sono chiesto: perché non proporre una cosa simile per la prossima volta?"