Share |

Bifano sulla sede nel chiosco di viale Cavour

Cosimo Bifano

Galliate - Ci scrive Cosimo Bifano a proposito della sede nel chiosco di viale Cavour. “Ho letto sul Corriere di Novara del 22 dicembre una lettera del presidente dell'Associazione Numero 79 che mi ha lasciato esterrefatto. In verità mai più avrei pensato che chiedendo spiegazioni al sindaco del perché al Comitato di Solidarietà non è mai stata data risposta alla lettera protocollata del 28 marzo 2011 per avere una sede, mi rispondesse addirittura attaccandomi il presidente dell'Associazione Numero 79 sig. Airoldi. Francamente se prima ero perplesso adesso sono esterrefatto perché il presidente è anche consigliere comunale ma non pensavo che fosse già il Sindaco della nostra città. Non credo di aver attaccato l'associazione Numero 79 con cui ho e ho sempre avuto ottimi rapporti e con cui ho anche collaborato e spero collaborerò, ma evidentemente il presidente ha ritenuto dover raccontare la storia a modo suo dell'assegnazione della sede. Leggendo le ragioni del presidente cosi ben argomentate, devo constatare che era impossibile per le altre associazioni sapere che lo spazio del chiosco fosse a disposizione di chi ne facesse richiesta, mentre lui era cosi ben informato che è arrivato prima e unico. Airoldi dovrebbe chiarire non al Comitato di Solidarietà ma alla cittadinanza come mai la sua associazione sapesse dell'assegnazione e gli altri no. Come mai la sua associazione spende dei denari in una struttura nemmeno assegnata ufficialmente e da quello che ho letto assegnata solo il 3 dicembre 2012 dalla delibera della Giunta comunale e comunque già usata da parecchi mesi. Alle domande che pone Airoldi sul dove stavo mentre loro lavoravano per la sistemazione del macello e anche del chiosco, rispondo semplicemente dove sono tutti i giorni a fianco di ha bisogno, così come fanno i nostri volontari del comitato di solidarietà impegnati sul territorio e altrove ad aiutare chi ha bisogno senza mettere manifesti. La nostra storia parla da sola e i cittadini ci conoscono e ci sostengono anche in momenti cosi difficili. Potrei chiedere al presidente la stessa cosa dov'era lui quando io e altre centinaia di volontari raccoglievamo fondi per il Kossovo, Alluvioni Cambiò, terremoto del Molise, Haiti, Senegal, terremoto dell'Abruzzo, pozzi nel Mali, cene di solidarietà, biciclettate, alluvione di Genova, siccità in Africa, terremoto a Moglia (MN), tsunami in Giappone e potrei continuare. Forse non era a Galliate o forse non condivide legittimamente  nostre  iniziative? Il titolato alla risposta caro presidente è il sindaco che però ha liquidato la questione dicendomi con lo stesso suo stile di prendere insegnamento dall'Associazione 79. Come sempre farò tesoro dei suggerimenti del sindaco non certo però di quello che la nostra associazione vorrebbe una sede per fare i carbonari come mi ha scritto in una sua email. Ricordo ai cittadini che il Comitato di Solidarietà è l'unica associazione dove sono rappresentati il sindaco o l'assessore delegato Flora Ugazio, il Parroco, i rioni, la pro-loco, le associazioni e cittadini eletti, i rappresentanti del Consiglio comunale di maggioranza che di opposizione, altro che carbonari, caro signor sindaco. Chi volesse trova tutto sul nostro sito Comitato Solidarietà Galliate. Grazie al presidente nonché consigliere comunale Airoldi che ha voluto dedicarmi del tempo. Un grazie al consigliere Ceriotti che nella lettera non viene citato ma so che ha chiesto l'accesso agli atti per sapere cosa avveniva nei locali del chiosco scatenando di fatto la delibera successiva del 3 dicembre. Un grazie anche all'assessore Flora Ugazio che via email mi ha informato che il comitato ha tutti i locali che vuole e non capisce perché dovrebbe avere una sede, faccio tesoro anche delle sue informazioni ma lo ha detto solo adesso, rimane comunque  il fatto che né lei né il sindaco ancora oggi hanno mai risposto alla nostra richiesta forse perché siamo carbonari? Il Comitato Permanente di Solidarietà Internazionale in questi anni ha portato in Italia e nel mondo il nome della nostra città, aiutando chi soffre e continuerà a farlo con la partecipazione di tutti i cittadini di Galliate che ringraziamo a nome di tutte queste persone. Grazie presidente Airoldi e buon lavoro e se in futuro volesse condividere delle iniziative saremmo ben lieti di lavorare insieme per il bene comune senza però giocare d'anticipo come ha fatto adesso per l'assegnazione della sede di cui dispone a tempo indeterminato ed esclusivo, mentre noi aspettiamo ancora una risposta”.