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Caso mensa di Galliate: dopo il sindaco e l'Idv ecco l'opinione del Pd

Galliate - "Era inevitabile - scrive Nicola Pomella, consigliere comunale a Galliate e vice segretario provinciale del Partito Democratico - che Galliate diventasse famosa anche per tagliare la mensa ai bambini delle scuole elementari e medie i cui genitori sono in ritardo nei pagamenti delle rette. Fa parte di una ben precisa strategia comunicativa: alzare polveroni mediatici, ricercare il titolo di giornale, cavalcare le paure, fare i “duri” con chi non può difendersi; tutto ciò per spostare l’attenzione dall’immobilismo amministrativo di una Giunta che fra tagli agli enti locali ed assolute mancanze politiche ha spento quella luce che illuminava Galliate in una costante crescita di Comunità vivibile. Questa “azione esemplare” verso pericolosi bambini a mensa, fa il paio con le ordinanze da sceriffo (poi bocciate dal TAR) verso gli accattoni, con i barattoloni autovelox arancioni, con le videocamere sparse come funghi, con i plastici alla "Porta a Porta" di fantomatiche costruzioni che mai vedranno la luce. Ma è soltanto demagogia e fumo negli occhi per nascondere l’incapacità di affrontare con costanza e tempismo i problemi del breve periodo, per celare la mancanza di strategia a lungo termine per una Galliate che da paese si trasforma in Città a tutti gli effetti. Basta guardarsi attorno, sono dati oggettivi la pochezza delle azioni amministrative: rotonde di plastica provvisorie che si stanno distruggendo e diventano definitive, una scuola materna di cui vi è oggettiva necessità ma non ancora progettata e finanziata, strade sempre più sporche e con buche che si moltiplicano di giorno in giorno, erbacce che crescono per manutenzioni non effettuate e cestini stracolmi, nessun investimento sul castello salvo far apparire il cambio di un water o una tinteggiatura come eccezionale attività, nessuna azione contro disoccupazione e crisi economica, nessun sostegno ai più deboli e ai non autosufficienti, attività culturali ridotte al lumicino… L’elenco delle mancanze, delle cose non fatte è lungo e sta ormai diventando evidente anche agli elettori dell’attuale Sindaco pro tempore di Galliate. Così com’è evidente l’assoluta incapacità di utilizzo degli strumenti organizzativi e finanziari del Comune. La conflittualità con il personale comunale è costantemente problematico fra richieste di trasferimento e stati di agitazione sindacale; si è rischiato di sforare il patto di stabilità per banali errori sulle tempistiche di entrate ed uscite (e verremo probabilmente salvati solo grazie a regalie regionali), si sceglie di estinguere mutui quando le poche risorse avanzate dovrebbero essere spese verso le importanti emergenze sociali del momento, si è portata alle stelle la tassa sui rifiuti, si fa cassa aumentando le tariffe cimiteriali e di locazione degli spazi pubblici dimenticando che è un valore e non un problema averli mantenuti bassi, senza dimenticare la vergognosa decisione di determinare le indennità per sindaco e 7 assessori al massimo dei livelli consentiti. Ecco i problemi veri di Galliate, da cui si vuol togliere l’attenzione con fortissime azioni nei confronti dei bambini i cui genitori sono in ritardo con i pagamenti delle mense. Si è applicato l’inedito teorema che le colpe dei padri ricadano sui figli, si è dimenticato il ruolo educativo che la scuola ha sugli alunni, si crea emarginazione e si umilia il bambino con i propri compagni dandogli un tozzo di pane ed un bicchiere d’acqua. Una scelta così drastica non porta i “furbetti” che non pagano a saldare il debito pregresso né fa trovare il denaro mancante a quelle famiglie vittime della crisi economica del momento. Il sindaco – così attivo sui social network a giustificare le proprie scelte scellerate – invece di indossare i panni di Erode e prendersela con gli innocenti, si dia da fare per attivare un efficace sistema di riscossione e di controllo dell’evasione. Ne guadagnerebbero le casse comunali e, soprattutto, l’immagine di Galliate oggi messa alla berlina sui giornali di tutta Italia".