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Enrico Ruggerone presenta la sua candidatura

Trecate - Ha già scelto il suo motto ("Per far ripartire Trecate") ed è appoggiato dai partiti che compongono il centro-sinistra (dal Pd all'Italia dei Valori, passando per Sinistra e libertà e la lista civica Nel cuore di Trecate dell'ex sindaco Pier Paolo Almasio9. Il 43enne Enrico Ruggerone si presenta come candidato sindaco per le prossime comunali in programma a maggio a Trecate, 13 mesi dopo la caduta della giunta di centro-destra guidata da Zanotti Fragonara. "Dopo cinque anni di controverse vicende amministrative è il momento di ripartire - spiega l'ex capogruppo del Pd in Consiglio provinciale - Dopo cinque anni in cui il centrodestra ha pesantemente fallito, mantenendo la città in una situazione di grave immobilismo, per tanti cittadini è diventato un obbligo morale non disperdere il proprio impegno, le proprie capacità, e organizzarsi politicamente per affrontare nel migliore dei modi la campagna elettorale in vista del voto di maggio. Il centrodestra non ha fatto nulla per i trecatesi, ponendosi come unico obiettivo lo stravolgimento e sfruttamento del  territorio.  Potremmo, in questa sede, definirli gli amministratori ed i partiti delle cave e delle discariche ad ogni costo, senza se e senza ma. Coloro, che per realizzare almeno un’ opera una in quattro anni….. hanno avuto la brillante idea di realizzare una rotonda completamente inutile in Corso Roma, spendendo ben 500.000 euro in un periodo di profonda crisi per le famiglie. Un vero disastro… che ha portato alla pesante caduta del sindaco; crollo favorito dell’efficace azione svolta dalle forze qui presenti. Ma quello che più ci penalizzerà, come già accennato, è l’immobilismo cui ci ha costretto una scellerata inattività amministrativa. Chi si ferma è perduto e ci vorranno anni di intenso lavoro per far ripartire Trecate. Questo è il motivo principale che mi ha spinto ad accettare la candidatura a sindaco per i prossimi cinque anni. Con la profonda convinzione che, insieme ad una squadra affiatata e motivata, si possano ottenere risultati incoraggianti, con l’obiettivo di governare in modo virtuoso e trasparente una realtà difficile qual è quella trecatese.  Una seconda motivazione, è stata la consapevolezza che non si possa lasciare che si torni al passato e permettere a chi è stato zitto, non opponendosi all’approvazione della più grande cava della Provincia o alla realizzazione di un’enorme discarica a San Martino, di tornare al governo della città.  A costoro non possiamo ridare in mano le sorti di Trecate, non possiamo proprio! Stiamo lavorando per redigere un programma serio e concreto che affronti i problemi più urgenti. Con i trecatesi intendiamo lavorare e confrontarci da domani per raccogliere consigli e suggerimenti. Quando il programma sarà pronto, lo presenteremo nel teatro comunale insieme a tutte le forze della coalizione. Prima di cominciare ad anticipare alcune delle scelte programmatiche che vorremmo sviluppare, vorrei presentarmi, dire che lavoro faccio, che esperienze amministrative ho maturato nel recente passato. Trecate supera i 20.000 abitanti e non credo che tutti sappiano chi sia il candidato Ruggerone. Ho 43 anni, sono sposato, ho due figli di 4 e 6 anni, lavoro come impiegato in un’azienda metalmeccanica con sede nel nostro comune. Per 9 anni sono stato assessore a Cultura, Sport e Istruzione con il sindaco Almasio, dove ho diretto il giornale del comune e, per 5 anni ho fatto il consigliere provinciale con il presidente Vedovato, come capo gruppo prima dei Democratici di Sinistra e poi del Partito Democratico. Sono stati anni di grande impegno, un’utile palestra verso un lavoro difficile qual è quello del sindaco, soprattutto oggi, dove i pesanti tagli operati dal Governo e la difficile crisi economica, obbligheranno ad indirizzarsi verso scelte oculate ed a privilegiare i servizi essenziali, abbandonando completamente il libro dei sogni o le promesse gratuite. Cito solo un esempio dei tagli che ci sta regalando il cavalier Berlusconi. In un ambito delicato come quello dei fondi sociali a sostegno di famiglia, infanzia, affitti ecc, lo stanziamento passa dai 2 miliardi di euro del 2008 ai 500 milioni presenti nella finanziaria 2011. Un quarto. Dove riusciranno a reperire tali fondi regioni e comuni diventa di difficile previsione. Forse, grazie a nuove tasse con le quali il comune andrà a gravare i cittadini grazie allo strombazzato federalismo fiscale? E tutti questi tagli stanno passando sotto silenzio, coperti dai botti degli infuocati festini di Arcore… Uno scandalo intollerabile. Ma passiamo ad alcuni accenni programmatici su cui inizieremo subito a lavorare. E’ indubbio che la prima cosa che interessa ai trecatesi è il lavoro. La nostra è una zona che attrae per la sua posizione geografica vantaggiosa, cerniera tra il Piemonte e la provincia di Milano. Vanno avvicinate nuove realtà produttive grazie ad una parziale detassazione promossa dal Comune. Incentivi economici sono da promuovere anche per coloro che decidano di aprire una nuova attività commerciale in centro storico. Ma il  rilancio deve arrivare soprattutto con il sostegno degli esercizi esistenti.  Un rilancio che può risultare efficace solo se si riuscirà a ripensare lo sviluppo urbanistico di Trecate, favorendo le ristrutturazioni nel Centro cittadino. Solo se riusciremo a valorizzare il Cuore del nostro comune ci potrà essere uno sviluppo armonico della qualità della vita, pensando una città a misura d’uomo, evitando che Trecate si trasformi in un luogo dove la gente ci dorme e basta. Qualità della vita che non può migliorare se non si riprenderà seriamente a tutelare e promuovere la vita associativa, socio-culturale presente sul nostro territorio. Ad esempio, sarebbe ora di dare un tetto alla nostra squadra C1 di Basket, costretta a giocare a Cameri. E’ assurdo che realtà vincenti, che svolgono un’opera straordinaria tra i giovani come il BC Trecate e che, in molti ci invidiano, siano costrette ad emigrare per poter giocare. Ripensare uno sviluppo urbanistico non può prescindere dal miglioramento degli aspetti viabilistici. Dovremo costituire un ufficio viabilità in Comune, che si occupi di riorganizzare il piano del traffico, evitando uscite estemporanee come la citata rotonda dei 500.000 euro. Nuovi sportelli comunali da realizzare grazie allo stanziamento di fondi regionali, che possano dare risposte ai bisogni dei cittadini riducendo il ricorso a consulenze esterne. Servizi al cittadino che, per quanto possibile, il Comune dovrà implementare come, per esempio, la rivalutazione della propria società mista. Per valorizzare associazionismo e servizi comunali sarà però importante trovare sedi adeguate. In tal senso, perché non utilizzare la tanto dibattuta casa di via Murello, che Zanotti Fragonara voleva far abbattere, utilizzandone una parte, ai piani superiori, per sedi di associazioni e per l’insediamento dell’università della terza età. Al piano terra si potrebbe collocare il Nuovo  Comando di polizia municipale. All’interno del cortile si realizzerebbe un ampio parcheggio pubblico. Parlando di sedi associative, contestiamo la decisione del commissario prefettizio di spostarle da Corso Roma per inserirle nella vecchia sede Asl con un costo di quasi 60.000 euro, sradicandole da corso Roma dove invece, ripensando l’intera area che sorge intorno all’ex piscina comunale, si potrebbe completare il progetto di un centro di aggregazione giovanile. I locali dell’ex sede dell’Asl, vista la loro posizione centrale,  potrebbero essere destinati ad un altro scopo. Si potrebbe pensare di realizzare una serie di mini alloggi per anziani autosufficienti, collegati ai servizi della casa di riposo attigua e dunque, fattivamente, si tratterebbe di un ampliamento della stessa, fornendo un’alternativa a persone sole che non possono permettersi di mantenere i propri standard di vita. Rimanendo in ambito sociale ci stiamo chiedendo che fine farà il Consorzio socio assistenziale, il CISA. Per non disperdere il patrimonio di competenze sviluppato in questi anni di gestione, dovremo collegarci con gli altri Comuni che ne fanno parte per mantenere in vita i servizi finora garantiti. Nonostante le scarse risorse ed i massicci tagli del governo, dovremo cercare di mantenere alta l’attenzione sulle fasce deboli, in particolare concedendo aiuti mirati a giovani famiglie ed anziani in difficoltà. Per la scuola sarà indispensabile riallacciare uno stretto contatto di reciproco sostegno con i dirigenti scolastici. Solo grazie al dialogo si riescono ad ottenere risultati concreti. Dovremo considerare ulteriori interventi di manutenzione ed ampliamento in relazione anche alla futura crescita demografica. Scuole e Cultura e qui ci spostiamo in Villa Cicogna, sede della biblioteca; struttura da valorizzare di cui bisognerà programmare, quando le risorse lo consentiranno, il completamento del restauro. Villa Cicogna che domina il grande parco frequentato dalle nostre famiglie. Per non abbandonarlo al degrado si dovranno acquistare nuove attrezzature e giochi per i più piccoli. Come pure dovremo pensare ad un recupero del parchetto di via San Cassiano, altro importante polmone verde da non chiudere per farne un parcheggio come nelle intenzioni del centrodestra. Una città che non viene vissuta dai propri cittadini è una città che può solo diventare più brutta e desolata. I temi della tutela ambientale e della difesa del territorio devono essere alla base del nostro programma come pure quello della sicurezza. E’ certo che il sistema di videosorveglianza vada rivisto e migliorato come pure la necessità di disporre di un numero maggiore di forze dell’ordine sul nostro territorio. Se lo stato  contribuirà alla costruzione di una nuova caserma dei carabinieri  dovrà poi anche insediare una tenenza, davvero indispensabile in un’area di confine come la nostra. Va migliorata anche la sorveglianza nei parchi cittadini affiancando ai volontari dell’associazione carabinieri in pensione un servizio di vigilanza. Questo a grandi linee rappresenta una prima bozza su cui stiamo lavorando, da completare e migliorare. Un programma ben scritto o meno che sia, lo si realizza però solo grazie ad un lavoro di squadra portato avanti da chi sarà eletto in consiglio comunale. E’ mia intenzione coinvolgere efficacemente i consiglieri, affidando loro deleghe operative, per dar modo a tutti di rivestire un ruolo importante nella gestione amministrativa. L’opposto di quanto è avvenuto nella precedente amministrazione. Sarà un mio preciso impegno - conclude Ruggerone - tornare ad informare i trecatesi sull’attività che si svolge in Comune attraverso la distribuzione di un notiziario da mandare a tutte le famiglie. Ci vuole trasparenza nelle scelte amministrative e la gente vuole sapere cosa succede in Giunta ed in Consiglio. Deve poter valutare se chi ha votato stia operando bene. Deve essere consultata sulle scelte importanti invece di trovarsi, com’ è accaduto con il centrodestra, decisioni imposte e non mediate da un percorso condiviso. Vorrei ringraziare tutti coloro che stanno lavorando da tanto tempo insieme a me per realizzare un nuovo progetto di Città. Trecate merita di più e, chi è qui oggi, ci crede davvero. Grazie a tutti, si parte…".