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Guarino, la lista, il programma e il responsabile del decadimento di Trecate

Trecate - In queste elezioni amministrative 2011 con un'overdose di candidati sindaco (8), liste (21) e candidati consigliere (298) c'è solo una certezza: non ci si annoia. Sono poi tornati di moda, dopo una ventina d'anni d'oblio, anche i comizi elettorali in piazza Cavour. Dallo stesso palco che pochi giorni prima aveva ospitato il governatore del Piemonte Cota, gli Indipendenti trecatesi di destra, guidati dal candidato-sindaco Vincenzo Guarino, hanno dato appuntamento a curiosi e aficionados la mattina di sabato 30 aprile. Nel corso dell'incontro sono stati presentati i punti chiave della lista di questo gruppo civico, che di fatto fa parte della centrodestra, ma che in realtà pare anni luce di distanza dalle dinamiche e dalle logiche di Pdl & Co. Sul palco in piazza Cavour, con Guarino, anche Di Fazio, Barbieri, Ritonnale, Garavaglia e Di Brisco. Tutti a sottolineare le chance buttate al vento della amministrazioni di centro sinistra prima e centro destra poi. Sui punti programmatici su cui si deve investire per il futuro: scuola, sport, istruzione, cultura, urbanistica (intesa non come nuove costruzioni, ma come recupero di quanto già edificato e maggior cura per il 'ben fatto') e commercio. Un accenno anche al fatto che Trecate "deve tornare ad attrarre i giovani, che non devono più farsi chilometri e chilometri per andarsi a divertire in altre realtà anche vicine a noi. Basta con questa città spenta e grigia...". Il momento clou è stato comunque l'intervento proprio di Guarino: "Contro questi partiti che sono in crisi e che hanno portato alla situazione in cui ci troviamo e al commissariamento del nostro Comune siamo noi la risposta. Basta ragionare secondo logiche non direzionate a risolvere i problemi, ma fatte solo col metodo del 'politichese'. Mi devono spiegare perché ben 4 ex assessori della Giunta Zanotti Fragonara (Nestasio, Canetta, Binatti e Rosina) oggi sono rivali tra loro per la carica di primo cittadino. Mi devono, anzi ci devono poi dire anche perché il sindaco è andato a casa prima. Così come ci devono raccontare dal centrosinistra e dal Pd in particolare come fanno a parlare di Trecate città dormitorio, visto che proprio la loro amministrazione comunale ha portato al boom di residenti e alla cementificazione di questo paesone che in pochi anni si è trasformato diventando da 15.000 a 20.000 abitanti. E non in meglio. Ma la colpa non è solo loro, anzi, direi che è di un personaggio politico molto noto a Trecate, che in questa bagarre ha deciso scientemente di starsene fuori ed è il responsabile del fatto che l'amministrazione nel '96 è passata dal centrodestra al centrosinistra. Questa persona ha un nome e un cognome: Gianfranco Iacometti (ex assessore nelle Giunte Magnaghi prima e Zanotti Fragonara dopo, ed elemento di spicco dell'ex Democrazia Cristiana a cavallo tra gli anni '80 e '90)". In piazza Cavour scende il gelo e qualcuno applaude. "Lui non ha voluto che io facessi l'accordo con Magnaghi nel 1997 e questo portò alla salita al potere di Pier Paolo Almasio. In un momento come quello attuale abbiamo bisogno di facce nuove, di persone che non hanno alcun legame con i personaggi del passato e tutti gli altri candidati sono in qualche modo legati alle vecchie amministrazioni. Noi siamo il nuovo, noi siamo la risposta, noi siamo per risolvere i problemi della gente, degli ultimi e di quelli che solitamente la società si dimentica". Il comizio si conclude sulle note dell'Inno di Mameli. Ancora applausi e quel 'nome e cognome' che ancora rimbomba in una piazza Cavour ormai diventata l'arena principale della politica trecatese.

Gianmaria Balboni