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I due "Enrici" al Caffè Sassi: Letta a Trecate per lanciare la candidatura di Ruggerone

Trecate - Ritorna a Trecate dopo qualche anno il vice segretario nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta. Era stato infatti presente all’intitolazione del piazzale antistante il cimitero, dedicato ai Bersaglieri. L’ex ministro dei Governi D‘Alema e Prodi è stato invitato mercoledì 11 maggio alle 18 al Caffè Sassi per un incontro organizzato per lanciare la candidatura di Enrico Ruggerone sindaco. Moltissimi i presenti e sensazione che la ‘battaglia’ non solo politica ma ormai legale con l’ex ‘amico’ Tacchino abbia risvegliato nell’orgoglio il centrosinistra, pronto a giocarsi le sue chance al 1° turno e anche al ballottaggio.
Il segretario provinciale Pd Elena Ferrara ha sottolineato come la scelta di Ruggerone sindaco non sia stata un’opzione qualsiasi, “ma l’idea giusta, appoggiata da tutta la coalizione con coerenza ed entusiasmo per tornare ad amministrare la città dopo 5 anni contraddistinti dalla pessima gestione Zanotti Fragonara”.
La consigliera regionale Giuliana Manica invece ha rimarcato l’aspetto del “malgoverno del centrodestra trecatese, che ha portato prima al ricambio di numerosi assessori e poi alla caduta anticipata del sindaco e all’arrivo del commissario prefettizio, nonostante Zanotti avesse una maggioranza blindatissima dopo il voto del 2006. Lo stesso malgoverno lo stiamo notando anche in Regione, dove il presidente Cota sembra più interessato ad andare in tv e nei salotti romani televisivi romani, piuttosto che stare a Torino per risolvere i problemi della piemontesi, in primis quello della sanità, che versa in una situazione drammatica senza prospettive. Questa di Ruggerone è una bella scelta, a capo di una squadra unita, coesa e pronta alle nuove sfide e ai tagli imposti da quel federalismo fiscale che porterà i Comuni ad avere molte risorse in meno dallo Stato”.
Ruggerone: “Questa è una campagna lunga, estenuante, faticosa e segnata dalle divisioni e dal fallimento del centrodestra. La nostra invece è una coalizione forte, compatta e fatta per realizzare una città a misura d’uomo. Ci vorranno almeno 4-5 anni per poter ovviare alle manchevolezze e agli errori della Giunta Zanotti Fragonara. In questa campagna ho letto i programmi di tutti e sentito vari discorsi e dichiarazioni e noto come alcuni candidati sindaco non hanno a mente la realtà delle cose: fanno promesse irrealizzabili come una nuova caserma dei carabinieri o il turno notturno della Polizia Municipale. Si provi invece ad instaurare un rapporto positivo e propositivo con il personale comunale. Che ne sarà poi del Cisa? E’ un consorzio virtuoso che rischia di scomparire grazie alle ‘semplificazioni’ del ministro Calderoli. E’ bene che i leghisti trecatesi sappiano queste cose”.
Infine Letta: “Battaglia politica durissima, ma per questo ancora più sofferta e bella. Trecate merita un’amministrazione come la tua, caro Enrico, capace di essere attento alle istanze della gente, a non fare false promesse e anche a dire, se necessario dei no. Bisogna essere coerenti e smetterla di vendere fumo agli elettori, come continua a fare il premier. Noi siamo per progetti e proposte seri, come quella per la detassazione per le abitazioni realizzate in modo ecocompatibile: la gente l’ha capito, a differenza del piano case di Berlusconi, un abitué delle promesse in campagna elettorale sulla casa, che in tutta la Lombardia ha avuto pochissime domande. Deve poi finire l’epoca del commissariamento su un determinato problema (terremoto, rifiuti a Napoli e così via) e l’assunzione diretta delle responsabilità. Basta con quei politici che se ne infischiano delle istituzioni e della politica stessa: ma vi sembra logico che il sindaco Letizia Moratti abbia partecipato solo al 7% dei Consigli comunali a Milano? Basta poi punire i comuni virtuosi con quel patto di stabilità fortemente caldeggiato dai ministri Tremonti e Maroni che ti blocca ogni possibilità di investimento se sei stato bravo ad amministrare e basta vedere che a quelli più spendaccioni come Catania, Palermo e Roma ogni anno vengano dati milioni e milioni di euro per ripianare i loro bilanci. Infine basta vedere la politica italiana da quasi 20 anni come un continuo referendum pro o contro Berlusconi: queste sono le amministrative e il premier non c’entra nulla. Queste elezioni vanno viste come un’opportunità politica per vedere persone di buone volontà, disponibilità e capacità come te, Enrico (Ruggerone) perché la gente non solo non va più presa in giro, ma merita delle risposte serie e concrete ai loro problemi e aspettative”.
 

Gianmaria Balboni